Crescono le domande sulla situazione finanziaria dell’Inter come dimostra l’ultima vicenda che preoccupa anche i tifosi nerazzurri
Nuove domande per la proprietà dell’Inter. Il gruppo Suning, da quando ha acquisito il club nel 2016, hanno fatto crescere il fatturato fino a quasi 400 milioni nel 2019, se si escludono le plusvalenze maturate al calciomercato.
Poi, però, è arrivata la pandemia e due anni dopo, alla fine della stagione 2020-21, nonostante lo scudetto l’Inter registrava una perdita di 246 milioni, un record per il calcio italiano.
Suning, analizza la Gazzetta dello Sport, ha investito oltre mezzo milione di euro nel club. Nell’ultima stagione, tuttavia, le nuove risorse immesse nelle casse della società si sono ridotte a 75 milioni di euro, che peraltro in gran parte provengono dal maxi finanziamento di Oaktree, un prestito che i nerazzurri devono rimborsare entro il 2024.
Nel documento in cui il club aggiorna sui risultati della semestrale chiusa al 31 dicembre 2021, si legge che la UEFA ha aperto un procedimento disciplinare in materia di fair play finanziario. L’Inter infatti non ha raggiunto il pareggio di bilancio per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021.
Il 14 febbraio 2022, spiega il club, dopo aver ricevuto tutta la documentazione da parte dei nerazzurri, la UEFA ha aperto il procedimento in base all’articolo 12 (1) delle regole procedurali che disciplinano il controllo finanziario dei club all’interno della UEFA.
L’organo di governo del calcio europeo ha chiesto anche un piano aziendale all’Inter per il periodo 2023-2025. Rappresentanti del club nerazzurro sono attesi a Nyon a marzo.
La notizia ha preoccupato i tifosi dell’Inter, che già in passato hanno visto la squadra subire le conseguenze di simili procedimenti.
In questo caso, però, lo scenario appare diverso. La difesa che già compare nella relazione dell’Inter, secondo cui il mancato raggiungimento del break even riguarda la maggior parte dei club europei, non è solo una considerazione di facciata.
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Le verifiche, spiega il giornalista del Sole 24 Ore Marco Bellinazzo, riguardano più di trenta squadre, comprese Roma, Juventus e Milan. Sarebbe poco più di un atto dovuto secondo lui. Secondo altre interpretazioni, questo procedimento servirebbe a raccogliere più informazioni possibili sulla situazione economica dei club dopo la fase più dura della pandemia da COVID-19 in vista di un momento decisivo per tutto il calcio europeo.
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Ad aprile, infatti, sono attese le nuove regole del fair play finanziario che dovranno entrare in vigore dalla stagione 2024-25. Difficile, dunque, che i club non arrivati al pareggio di bilancio considerando i dati aggregati tra il 2018 e il 2021 subiranno sanzioni.
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