La guerra tra Ucraina e Russia continua a provocare morti anche tra civili. In tal senso, la Federcalcio Ucraina ha confermato il decesso di due giovani calciatori
Il conflitto bellico tra Ucraina e Russia, per il momento, è ben lontano dal “cessate fuoco”. In attesa di comprendere i risultati dell’incontro tra le delegazioni dei due Paesi coinvolti, continuano ad esserci diversi morti e feriti anche tra i civili.
Tra le vittime, secondo quanto comunicato dalla Federcalcio ucraina, ci sono anche due giovani calciatore. Uno dei due ragazzi ha perso la vita insieme alla madre in seguito ad un bombardamento avvenuto nel palazzo in cui risiedeva.
Anche il padre e la sorella, di soli 7 anni, sono rimasti coinvolti. L’uomo, fortunatamente, non ha riportato nulla di grave, mentre la sorella è stata colpita da una scheggia in testa e le sue condizioni sono critiche.
Un altro, invece, era un ufficiale militare ed è morto in battaglia nei pressi di Kiev. Nel dettaglio è stato colpito da un missile caduto nei pressi della sua zona di accampamento.
Guerra Ucraina-Russia, morti due giovani calciatori
Il calciatore deceduto nella sua abitazione si chiamava Dmitry Martynenko, attaccante dell’Hostomel (compagine che milita nelle serie inferiori del sistema calcistico ucraino). Il classe ’97 era considerato un calciatore molto interessante e versatile, visto che poteva agire sia come prima che seconda punta.
Una brutta notizia, non solo per il calcio. E’ impensabile che nel 2022 debbano morire persone a seguito a dei bombardamenti. Vite spezzate dall’oggi al domani, senza colpe e famiglie distrutte dal dolore.
La Federcalcio ucraina, su Facebook, ha dedicato un post per commemorare la scomparsa del giovane attaccante: “Dima Martynenko e sua madre sono morti. Una bomba russa ha colpito la loro casa. Cresciuto nel Luhansk, miglior marcatore e miglior giocatore del campionato tra le file dell’Hostomel. Riposa in pace”.
La morte di Vitalii Sapylo
L’altro calciatore deceduto è Vitalii Sapylo, ex difensore del Karpaty classe 2001. Lui era era un ufficiale militare, comandante di carrarmati ed è morto prima di Martynenko (nella notte tra il 25 e il 26 febbraio).
