Dino Zoff festeggia il compleanno e spegne 80 candeline: gli aneddoti del portiere campione del mondo 1982 e i retroscena che in pochi conoscono.
Zoff è una leggenda del calcio italiano e mondiale che ha conquistato grandissimi successi con la maglia di Juve, Napoli, Mantova e Udinese, nonché della Nazionale. Il portiere dal grande temperamento ha svelato alcuni retroscena che riguardano la sua carriera da calciatore e non solo. I nuovi racconti sono pieni di aneddoti poco conosciuti.
Dino Zoff si gode i suoi 80 anni e pensa sempre a quanto fatto durante la carriera da portiere. Dai trionfi con Napoli e Juve fino al campionato del mondo conquistato con l’Italia nel 1982. I ricordi e le avventure nel rettangolo di gioco hanno sempre entusiasmato Zoff, i compagni e anche tutti gli appassionati di calcio.
In genere durante una carriera da calciatore c’è sempre qualcuno a cui ci si ispira, ma questo non è il caso di Dino Zoff. L’ex portiere lo ha raccontato a SportMediaset, spiegando anche di avere dei motivi ben precisi. “Purtroppo sono nato in un periodo in cui la televisione raramente trasmetteva partite, e non c’erano nemmeno le figurine dei calciatori. Ho fatto il portiere per vocazione. Senza avere un modello come possono invece avere i ragazzi d’oggi“, ha ricordato il campione del mondo di Spagna 1982.
Dopo l’ottima stagione di Mantova, Zoff si trasferì al Napoli: la cifra a quel tempo record fu di 130 milioni di lire. In Campania giocò per quattro anni, collezionando 143 partite consecutive. Lo stesso ex portiere parla sempre di quell’avventura come di un momento “estremamente felice“, evento che lo cambiò e lo spinse a non mollare.
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Zoff ha parlato di un episodio avvenuto prima di vincere il mondiale del 1982, precisamente nel 1978. “Dopo il Mondiale venni massacrato. Avevo 36 anni e per via dei gol subiti dalla distanza contro Olanda e Brasile scrissero che non ci vedevo. Un insulto pesantissimo. Come se dicessero a un giornalista che non conosce la grammatica. Attaccato nella mia serietà professionale. Pensai di ritirarmi“, ha ricordato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Lo stesso Zoff consolidò la sua carriera alla Juve, vincendo sei campionati di Serie A, due Coppe Italia e una Coppa Uefa, ma il record fu un altro. Conquisto l’imbattibilità di 903 minuti durante i quali non subì alcuna rete. A seguire ci fu Sebastiano Rossi (929) e Gianluigi Buffon (974 minuti).
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Il punto più alto della sua carriera arrivò alla soglia dei 40 anni con il campionato del mondo vinto con l’Italia. Dal calcio giocato a quello da seguire in panchina, ma la finale di Euro 2000 persa contro la Francia lo portò a dimettersi per “dignità,” soprattutto dopo le critiche di Silvio Berlusconi che parlò di “marcatura sbagliata” su Zinedine Zidane.
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