L’allenatore dello Shakhtar Donetsk, Roberto De Zerbi, è ancora bloccato a Kiev in seguito alla decisione della Russia di attaccare l’Ucraina
La situazione di Roberto De Zerbi, e del suo staff, continua ad essere preoccupante. Il tecnico dello Shakhtar Donetsk è rimasto bloccato in un albergo di Kiev a causa della guerra che ha colpito l’intera Ucraina.
L’ex tecnico del Sassuolo, qualche giorno fa, aveva parlato ai microfoni di Sportitalia affermando come la situazione fosse decisamente allarmante. Alcuni elementi della rosa dello Shakhtar, in particolar modo i tanti calciatori brasiliani, nelle scorse ore sono riusciti a lasciare l’Ucraina.
Il presidente della Federcalcio si è detto preoccupato della situazione nell’Europa Orientale, ma a seguito delle sue parole qualcosa è cambiato. E’ decisamente cambiato. Finalmente è arrivata la lieta notizia che tutti quanti aspettavano
De Zerbi svolta a Kiev dopo l’annuncio di Gravina
In una nota all’ANSA, Gabriele Gravina, ha parlato della situazione tra Russia e Ucraina: “La crisi ucraina ci addolora e ci preoccupa molto. Con il posticipo di 5′ dell’inizio delle gare del fine settimana abbiamo voluto dare un segnale di unità”.
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Gravina ha poi proseguito: “In queste ore, il presidente Ceferin si sta attivando in prima persona per aiutare tantissime persone del nostro mondo dimostrando di essere un grande leader. La situazione è critica, nella speranza che si arrivi presto ad un cessate il fuoco, ci siamo comunque attivati per poter riabbracciare quanto prima in Italia Roberto De Zerbi e i suoi collaboratori”. E in effetti, la svolta è arrivata.
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De Zerbi avrebbe lasciato nel pomeriggio Kiev assieme ai suoi collaboratori. Stando a quanto riporta Sky Sport, l’ex allenatore del Sassuolo tornerà in Italia tra la notte del 27 e la mattina del 28 febbraio.
Intanto, il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha da poco fornito dei dettagli molto importanti. Ci sarà un incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina per cercare di arrivare ad una quadra (positiva) della situazione: “Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”.