José Mourinho l’ha combinata davvero grossa questa volta: il gesto che coinvolge la Juventus ha fatto infuriare Agnelli e potrebbe costargli caro
E’ crisi per la Roma di José Mourinho, che non convince nel gioco e ancor meno nei risultati. I recenti pareggi raggiunti in rimonta con Sassuolo e Verona, hanno rallentato il cammino verso la zona europea dei giallorossi, condizionando negativamente l’umore dei tifosi.
Il 2-2 ottenuto nell’ultima giornata di campionato contro i giallo-blu ha mostrato tutte le evidenti lacune della squadra allenata dallo Special One, che nella capitale inizia ad apparire a tutti molto più Normal e Boring che Special.
La sua Roma è brutta e noiosa. Motivata solamente dai colpi di due giovanissimi come Volpato e Bove, dopo un primo tempo disastroso che ha messo in evidenza il gioco di Tudor spumeggiante, realmente meritevole di un posto europeo.
Mourinho e l’attacco alla Juve: rischio altissimo
A peggiorare la situazione di José Mourinho non è solo la classifica, ma anche la smania di protagonismo che potrebbe costargli carissimo. Seppur la Roma può recriminare più di qualcosa a livello arbitrale in questa stagione, i giallorossi devono anche ammettere di aver fatto almeno un passo indietro rispetto alla loro versione con Fonseca e a parlare sono i numeri.
Se a scarsi risultati sul campo ci si aggiunge un annesso nervosismo (le cose quasi sempre sono collegate) allora la frittata è presto fatta. E’ questo il caso di un Mourinho espulso durante la partita con il Verona, per una frase che non farà di certo piacere al popolo juventino e al presidente Andrea Agnelli.
Secondo quanto riferito dai colleghi de “La Stampa”, il tecnico portoghese avrebbe urlato all’arbitro Pairetto la frase: “Ti ha mandato la Juve“. Tutto collegato anche al gesto del telefono, che ha poi portato proprio all’espulsione dell’allenatore da parte del direttore di gara.
Stando al “Messaggero“, la Roma si è immediatamente scusata con l’arbitro di gara, ma questo non impedirà al Giudice Sportivo di squalificare José per 2 o 3 giornate. Clima dunque tesissimo in casa romanista, con la prossima sfida di campionato con lo Spezia, che diventa cruciale per evitare una crisi ancor più profonda.