Guarda gli highlights del posticipo di Serie A Cagliari-Napoli. Tutte le emozioni e le azioni salienti della sfida
Il Cagliari gioca meglio e spreca troppo. Il Napoli si salva con Osimhen ma non aggancia la testa della classifica. All’Unipol Domus finisce 1-1.
Il Napoli crea le prime due grandi occasioni del match. Al 10′ Cragno alza in angolo la conclusione di Di Lorenzo, servito da Mertens con tanto di velo di Petagna. Dal corner, poi, Zielinski pesca Rrahmani che riesce a calcare alto da un metro e forse meno.
Il Napoli, però, tende ad abbassarsi e l’assenza di un centravanti come Osimhen che tenga impegnati i difensori avversari si fa sentire. Il Cagliari di Mazzarri gradualmente prende campo. Al 18′ gli highlights illuminano la prima e più importante chance del Cagliari in tutto il primo tempo. Nasce tutto da un regalo di Koulibaly che sbaglia un disimpegno e diventa di fatto involontario assist-man di Joao Pedro. Il centravanti, che sogna la maglia azzurra, calcia di poco a lato.
L’emergenza per Spalletti si fa sempre più pesante, perché alla lunga lista di assenti in questa settimana clou si aggiunge il colpo alla testa subito da Di Lorenzo. Il terzino prova a resistere qualche minuto, ma deve lasciare il campo a Malcuit.
Nel finale di primo tempo, altre due buone occasioni per il Napoli. Al 34′ è Mario Rui a chiamare Cragno alla deviazione in angolo. Quattro minuti dopo Mertens combina con Petagna e calcia un rigore in movimento, anche questo deviato in corner.
Cagliari-Napoli, gli highlights del match
Il Napoli però fatica nella ripresa. Mertens, che ha segnato dieci gol al Cagliari, sua seconda “vittima preferita” in Italia dopo il Bologna, non riesce a incidere. Gli allarmi tra gli azzurri cominciano a suonare al minuto 53 quando Dalbert apparecchia per Deiola che sbaglia una conclusione facile di piatto.
Ma il rimpianto per il vantaggio mancato dura solo cinque minuti. Al 58′ infatti i sardi sbloccano la partita con la generosa collaborazione di Ospina. L’errore del portiere, che tradito dal rimbalzo si fa passare il pallone fra le mani, rende letale il sinistro di Pereiro.
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E’ il momento migliore del Cagliari, è la fase peggiore del Napoli che rischia di subire anche il colpo del ko al 61′ ma Baselli, dopo una respinta stavolta più efficace di Ospina, calcia alto praticamente a porta vuota.
E’ il 18mo gol che il Napoli subisce in campionato. Cinque delle precedenti sei squadre ad aver incassato al massimo 17 reti dopo 25 giornate di Serie A hanno vinto lo scudetto. Unica eccezione proprio il Napoli di Sarri nel 2017/18.
Per l’ultimo quarto di partita, Spalletti non può che osare. Si gioca un triplo cambio per modificare il vestito del Napoli: entrano Fabian Ruiz per Juan Jesus, Osimhen per Petagna, Demme per Ounas.
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Cambio anche nel Cagliari a un quarto d’ora dal 90′: fuori Grassi, dentro Marin. I sardi mancano due decisive chances per il raddoppio, prima con Joao Pedro che va a centimetri dal 2-0 poi con Marin frustrato da Ospina. E la legge del calcio non perdona.
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Quando mancano quattro minuti al 90′, Osimhen fa quello che gli riesce meglio. Il nigeriano trasforma in oro un cross di Mario Rui e pareggia.