L’Inter non riesce a imporsi in casa contro il Sassuolo e frena perdendo tre punti importanti per il possibile controsorpasso in classifica.
L’Inter frena a San Siro. I nerazzurri perdono in casa contro il Sassuolo, a segnare sono Raspadori e Scamacca, ma il traguardo è di tutti i neroverdi. L’impresa per gli emiliani è incredibile, a masticare amaro invece è Simone Inzaghi che perde un’occasione importante per tornare in testa alla classifica dopo il passo falso del Milan all’Arechi.
Il muro di Dionisi ferma la corazzata di Dzeko e compagni. I nerazzurri devono ripartire subito se vogliono restare in corsa per il titolo. Tutt’altro umore a Sassuolo. Le parole del tecnico ex Lazio.
Che gara ha visto, la sconfitta da dove è arrivata?
“Abbiamo cercato di recuperare le energie dopo la sconfitta di Liverpool. C’eravamo allenati bene, ma non è bastato. Arriviamo da un momento di fatica, l’importante è recuperare sul piano tattico e a livello di lucidità. La squadra c’è, ma non abbiamo coperto al meglio il campo. Sono molto arrabbiato per l’approccio, ne avevamo parlato di quanto fosse difficile oggi. Dovevamo stare attenti, organizzati nel secondo tempo. Abbiamo creato tantissimo, ma ormai era tardi. Sassuolo più fresco di noi fisicamente“.
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Il problema è in attacco, create meno, o è una questione di testa?
“Penso che abbiamo creato, le statistiche vanno lette, ma la realtà è che non siamo riusciti ad aprirla con un guizzo. Mediani con il trequartista per giocare meglio, ma sarà motivo di analisi questa sconfitta. Si gioca ogni tre giorni ma dobbiamo esser più forti”.
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La preoccupa l’approccio o la convinzione lì davanti che manca?
“È stata una questione di convinzione, non paura perchè sono arrivati carichi. Sono tutti campioni e dovrebbero essere abituati. Sono preoccupato del fatto che dovevamo essere più attenti in fase di ripartenza. Nonostante la partita di mercoledì dovevamo essere più bravi per l’approccio”.