Antonio Conte compie l’impresa contro il Manchester City. Vittoria importante, di misura, ma non è questo che sorprende i tifosi.
Antonio Conte respira. Il tecnico del Tottenham compie l’impresa contro il Manchester City e attutisce le polemiche che avevano caratterizzato le scorse settimane. In gol anche Kulusevski: fiducia ripagata da parte dell’ex Juve, oggetto di scetticismo da parte dei tifosi dopo la cifra spesa.
Il gol cancella qualunque titubanza, ma oltre a questo c’è una tendenza che il tecnico non perde: prendere giocatori pronti a crescere, ok, ma anche una serie di aspetti che l’ha caratterizzato anche altrove. Le corse sfrenate in panchina, i calci alle bottigliette, le sfuriate da film. Fino agli abbracci scenici e le esultanze smodate. Stavolta non poteva essere da meno.
Conte batte Guardiola e si lascia andare: esultanza da antologia
Conte grida, esulta, si sbraccia: una tempesta in panchina e, quando arriva il 3-2 finale, l’ex Inter e Juve dà fondo a tutto. Persino baciare idealmente tutti coloro che sono intorno a lui. Sembra la scena del film “Ogni maledetta domenica”. Conte non ha perso lo smalto: in queste cose poi è sempre il primo. Sa quanto sia importante sfogare la propria adrenalina: il gesto spiazza chiunque. Addirittura i compagni di lavoro e i collaboratori si lasciano andare ad un abbraccio collettivo che cancella ogni tipo di stupore.
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Gli input che Conte ha dato – dentro e fuori lo spogliatoio – passano anche da questo. Guardiola non si batte tutti i giorni, né tantomeno ogni giorno si vedono esultanze simili: dove sembra che il mondo sta per finire e in realtà l’ha stretto in tasca. Se continua così, gli Spurs dovranno abituarsi: tra i vezzi di Conte è quello più in vista e anche quello maggiormente coinvolgente.