José Mourinho sorprende tutti al termine della sfida tra Roma e Verona: la decisione dello Special One nel post-partita.
L’allenatore della Roma è stato espulso nel match casalingo contro l’Hellas Verona a causa di un’accesa polemica con l’arbitro Pairetto. Mourinho e il direttore di gara avevano già avuto discussioni a distanza in passato, dopo che lo Special One consigliò a Zaniolo di lasciare l’Italia perché non tutelato dagli arbitri.
Questa volta, il tecnico giallorosso ha rimediato il cartellino rosso da Pairetto a causa di un gesto che passerà certamente alla storia del calcio italiano. Anni fa, quando allenava l’Inter, Mou faceva il gesto delle manette. Contro il direttore di gara torinese, invece, ha mimato il telefono portandosi la mano all’orecchio. Qualche utente sul web ha provato a spiegare il motivo di questo gesto: il padre di Luca Pairetto (Pierluigi) era anch’egli arbitro e fu indagato nello scandalo Calciopoli a causa di contatti telefonici con la dirigenza della Juventus. A seguito del gesto incriminato, l’arbitro di Roma-Verona ha espulso Mourinho, che poi ha spiazzato tutti nel post-partita.
Mourinho, che cosa ha detto dopo Roma-Verona
La Roma ha agguantato il pareggio grazie ai giovani convocati dal tecnico. Prima Volpato, poi Bove hanno regalato il pari alla formazione capitolina, sotto di due gol nel primo tempo. Le intuizioni di Mourinho sono state premiate, ma di certo non è rimasto soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi ragazzi.
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Già nervoso per le perdite di tempo dei calciatori veronesi, il mister portoghese è andato su tutte le furie anche per la gestione del match del direttore di gara. A fine partita, dopo il pareggio, José Mourinho era atteso ai giornalisti per commentare a caldo gli episodi della gara e proprio il gesto del telefono mimato a Pairetto. Tuttavia, l’allenatore della Roma ha disertato.
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Mou ha evitato di parlare alla stampa, preferendo il no comment. Inoltre, mentre percorreva i corridoi dell’Olimpico, quando ha visto i giornalisti pronti ad intercettarlo, José ha risposto sorridendo: “Mou non arriva, va a casa“.
