Spalletti ha avuto parole di elogio per il primo tempo del Napoli e per Osimhen ma qualcosa proprio non gli è andata giù
Una partita come Barcellona-Napoli lascia sensazioni contrastanti. C’è la gioia per Osimhen, l’orgoglio per un primo tempo da grande squadra europea, l’azione del gol di Zielinski da applausi. Ma c’è anche un secondo tempo di sofferenza contro i blaugrana in transizione verso un ritorno al guardiolismo con Xavi in panchina, e soprattutto la rabbia per la decisione del rigore che ha portato all’1-1. Emozioni contrastanti che ancora ribollono a giudicare dalle parole di Luciano Spalletti.
Il pareggio in casa del Barcellona, alla luce dei due volti mostrati dal Napoli dai due tempi, non si può leggere con totale pessimismo. Ma nemmeno con soddisfazione senza condizione.
Il Napoli ha fatto vedere di potersela giocare alla pari, di poter anche mettere paura al Barcellona con un gioco spavaldo e aggressivi. Poi nel secondo tempo, ha spiegato Spalletti dopo la partita, la sua squadra si è abbassata troppo. “Dobbiamo ancora crescere – ha ammesso -, loro si sanno muovere in area“.
Inoltre, il tecnico toscano ha sottolineato come il Napoli debba ancora crescere nei duelli uno contro uno. “C’è stato uno strappo micidiale quando arrivano in quelle situazioni sugli esterni e in area” ha spiegato.
Spalletti ha elogiato Osimhen per la prestazione contro il Barcellona nel preliminare per la fase a gironi di Europa League. “Ha strappi incredibili. Quando gli dai metri diventa difficile frenarlo” ha detto.
Ma è il rigore assegnato dall’arbitro Kovacs dopo aver rivisto al VAR il tocco di mano di Juan Jesus che proprio non gli va giù.
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Non usa mezzi termini Spalletti. “E’ un rigore inesistente. Il pallone non cambia direzione, ha soltanto sfiorato la punta di due dita di Juan Jesus. Il Barcellona, va detto, ha meritato il pareggio ma non in occasione del rigore”.
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Comunque per la qualificazione è ancora tutto aperto. Al ritorno allo stadio Diego Maradona, che nel 1984 passò proprio dal Barcellona al Napoli, gli azzurri potranno dimostrare il loro nuovo status internazionale.
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