Antonio Conte si è lamentato con il lavoro svolto dal Tottenham dopo il suo arrivo: l’incredibile accusa dell’ex tecnico dell’Inter.
Il Tottenham ha subito una mezza crisi in Premier League, perdendo posizioni in classifica dopo gli ultimi risultati negativi. Un’improvvisa flessione che complica l’obiettivo minimo della stagione, ovvero la qualificazione in Champions League o in generale alle coppe europee.
Una situazione delicata per Antonio Conte, al primo vero momento di difficoltà della sua nuova esperienza. Prima delle tre sconfitte di fila contro Chelsea (2-0), Southampton (2-3) e Wolverhapton (0-2), il tecnico italiano era rimasto imbattuto in campionato.
Poi all’improvviso la lunga striscia negativa si è interrotta, facendo perdere qualche certezza alla squadra. Un calo preoccupante ma non era ancora irreparabile, considerando che c’è margine di ripresa con anche qualche gara da recuperare.
Tottenham, Conte alza la voce: “Non sono pronti”
Il calendario però non sorride al Tottenham che il prossimo week-end sarà ospite del Manchester City, reduce dal 5-0 esterno in inflitto allo Sporting Lisbona in Champions League. La squadra di Guardiola, campione in carica, occupa il primo posto solitario e sta viaggiando verso la vittoria di un altro titolo.
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Insomma servirà l’impresa agli Spurs per uscire indenni dall’Etihad Stadium ed evitare la quarta sconfitta di fila in Premier League. Nel frattempo Antonio Conte prova a spiegare le ragioni di questa involuzione, riscaldando l’ambiente londinese in una intervista rilasciata a “Sky Sport”.
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L’ex tecnico dell’Inter ha scaricato le colpe sulla società, lanciando un’incredibile accusa per la gestione del mercato di gennaio. Una dura critica che sta facendo molto discutere in Inghilterra e potrebbe anche avere conseguenze negative sui suoi giocatori.
Una lamentela che ruota sul doppio acquisto di Kulusevski e Bentancur dalla Juventus: “Sono ideali per la filosofia di questo club che cerca giocatori giovani da far crescere in prospettiva. Ora però per me non sono pronti”.
Una pesante bocciatura senza usare mezzi termini: “Non è semplice se perdi quattro giocatori importanti e ne arrivano solo due. A livello numerico sulla carta ti sei indebolito invece che rinforzarti”.