Arriva la decisione della Corte Sportiva d’appello sul ricorso dell’Inter che chiedeva il 3-0 a tavolino per la sfida di Bologna del 6 gennaio
La Corte Sportiva d’Appello si è espressa sul ricorso dell’Inter che chiedeva il 3-0 a tavolino per la partita non disputata a Bologna lo scorso 6 gennaio.
I rossoblù non si erano presentati in campo a seguito dei tanti casi di positività al COVID. La situazione preoccupante nel gruppo squadra aveva indotto la AUSL locale a mettere la squadra in quarantena.
Proprio in occasione della partita, poi non disputata, il dg nerazzurro Marotta aveva invocato l’adozione di un protocollo unico della Lega Serie A per stabilire il numero di casi che avrebbero dovuto comportare il rinvio del match. L’Inter di Inzaghi quel giorno si era allenata al Dall’Ara per 45 minuti, il tempo che va atteso per regolamento prima che un match di campionato venga dichiarato non disputato. Il protocollo sarebbe poi stato approvato alla fine di gennaio.
Bologna-Inter, la decisione della Corte sportiva d’appello
La Corte sportiva d’appello ha stabilito che il Bologna non si è presentato al Dall’Ara per cause di forza maggiore. La decisione nella sostanza condivide, dunque, quanto indicato dopo la partita dal Giudice sportivo.
Comprensibile la soddisfazione del Bologna difeso dall’avvocato Mattia Grassani. I giudici hanno dunque respinto la richiesta dell’Inter e non hanno assegnato la vittoria a tavolino ai nerazzurri. La partita andrà rigiocata.
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L’Inter però non ha comunque intenzione di fermarsi. Previsto un ulteriore ricorso al Collegio di garanzia del Coni per ottenere la vittoria a tavolino. Se dovesse essere ulteriormente respinto, bisognerà individuare una data per il recupero della partita. Teoricamente due gli slot liberi a marzo, il 15-17 o 29-31.
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Ad aprile, se l’Inter non dovesse superare il Liverpool in Champions League, si potrebbe giocare dal 5 al 7 o dal 12 al 14. Se invece i nerazzurri dovessero centrare i quarti, una data utile si potrebbe individuare nel 26 o 27 aprile. In caso di semifinale, si andrà invece inevitabilmente a maggio
