Futuro incerto per Domenico Berardi, arriva la frase che scuote i tifosi del Sassuolo: l’annuncio preoccupa l’ambiente neroverde.
Domenico Berardi veste la maglia neroverde da 10 anni. In questa decade, è stato di proprietà della Juventus, che però non ha voluto puntare sull’attaccante, per lasciarlo definitivamente al Sassuolo.
La Nazionale, la fascia da capitano, le responsabilità da calciatore ma anche da genitore, come padre del primo figlio. Domenico – meglio noto con il nomignolo Mimmo – ha lasciato il segno a Sassuolo per professionalità e anche attaccamento alla maglia. Ma è un vero e proprio lusso per la società emiliana.
L’attaccante è un gioiello sempre difficile da trattenere e ad ogni sessione di calciomercato il suo nome fa gola a tantissime squadre. Nel 2019 ha prolungato il contratto fino al 2024 e la prossima estate, va da sé, potrebbe essere quella giusta per tutte le parti. Berardi può lasciare il Sassuolo per una big, il club può monetizzare al massimo per la sua cessione. E le parole del dirigente Carnevali non lasciano dubbi.
Futuro Berardi, l’annuncio tormenta i tifosi del Sassuolo
Alla vigilia della sfida tra Sassuolo e Roma, l’amministratore delegato della società emiliana ha parlato soprattutto di mercato e della situazione di Domenico Berardi: “Mimmo con noi anche in futuro? Nel calcio non si può pensare al futuro – sentenzia Carnevali – E’ normale che i calciatori nati con noi, i nostri campioni, vorremmo tenerli sempre“. Poi ha aggiunto un dettaglio che lascerà di stucco i supporter.
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L’ad del Sassuolo ha aggiunto che sarà difficile trattenere i campioni come Berardi, poiché il club ha una strategia aziendale ben precisa: “Ogni anno qualche giocatore importante viene ceduto per tenere i conti in ordine“. Sarà la volta di Mimmo o di uno tra Raspadori e Scamacca?
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Certamente, su Raspadori e Scamacca il Sassuolo potrebbe monetizzare ancor più che sulla cessione di Berardi, nonostante sia un titolare della nazionale italiana. Ma in questi casi, anche la carta d’identità conta. E soprattutto il potenziale, visto che i primi due sembrano essere dei veri e propri prodigi del calcio italiano.