Guarda gli highlights del quarto di finale di Coppa Italia tra Juventus e Sassuolo. I gol e le azioni più importanti del match
Dusan Vlahovic manda la Juventus in semifinale di Coppa Italia contro la sua ex squadra, la Fiorentina. Suo il gol del 2-1 che risolve la sfida contro il Sassuolo con i supplementari ormai a un passo.
Pronti via e la Juventus passa in vantaggio. Alex Sandro, molto dinamico e generoso per tutto il primo tempo, vola sul fondo e serve McKennie che calcia in maniera sporca ma il pallone va verso Dybala. L’argentino calcia disturbato da Kyriakopoulos e imprime una strana quanto beffarda traiettoria. Festeggia così il suo sesto gol in tutte le competizioni contro il Sassuolo.
La Juve rallenta e il Sassuolo prende campo. Al 13′ un disimpegno sbilenco di Bonucci diventa un assist per Berardi che prova il sinistro dal limite: Perin salva in angolo. E’ un segnale d’allarme che i bianconeri non dimostrano di cogliere.
Così il Sassuolo, convincente nelle trame offensive, raggiunge il pareggio al 24′. Traoré scambia con Scamacca e inventa un destro a giro perfetto che vale l’1-1. E’ la serata dei gol alla Del Piero, visto che nello stesso modo aveva segnato Zappacosta contro la Fiorentina.
Nel finale di primo tempo, torna ad accelerare la Juventus. Pegolo salva al 35 su McKennie e due minuti dopo, di piede, su Vlahovic pescato in verticale da Bonucci. L’ultimo intervento prima dell’intervallo è in uscita su Alex Sandro.
Coppa Italia, gli highlights di Juventus-Sassuolo
All’intervallo Dionisi toglie Ayhan per Muldur che va a destra con Ruan spostato al centro della difesa. La partita rimane equilibrata e gradevole. Al 49′ il Sassuolo sfiora il vantaggio con il colpo di testa appena alto di Scamacca su cross di Kyriakopoulos. Un minuto dopo, su angolo di Cuadrado, è la Juve a vibrare per la sponda di de Ligt: la palla attraversa l’area senza trovare compagni.
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Al 59′ i bianconeri si distendono in contropiede con de Ligt e Dybala che orchestrano, McKennie che conclude, ancora a giro: palo pieno a Pegolo battuto. Dionisi cambia: dentro Defrel per Berardi, che non la prende bene anche se il tecnico pensa a fargli risparmiare energie per la Roma in campionato, e Matheus Henrique per Traoré.
Allegri sbilancia la Juve in avanti. Dentro Locatelli per Zakaria e Morata per De Sciglio, con Cuadrado che arretra nel ruolo di terzino. Si ricompone l’attacco con Morata più largo e Vlahovic punta centrale visto con ottimi risultati contro il Verona.
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La Juve, dopo una conclusione di Vlahovic parata da Pegolo, si dispone secondo un 4-3-3 logico dopo l’uscita di Arthur e l’ingresso di Rabiot: Locatelli arretra nel ruolo di playmaker. L’accelerazione dei bianconeri è netta. Prima Ferrari salva su Morata, poi i bianconeri riescono a mancare tre occasioni nella stessa azione.
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Pegolo respinge il colpo di testa di McKennie, de Ligt colpisce il palo a porta vuota e, sempre con la porta vuota, Bonucci non riesce a ribadire in rete. Pegolo para tutto il parabile, tranne l’ultima conclusione di Vlahovic fortuitamente deviata di mano da Ruan.