FIFA Mondiale Club, si fa sul serio: il Palmeiras affronta l’Al Ahly

Concluse le eliminatorie scendono in campo le grandi protagoniste del Mondiale per club, in corso di svolgimento ad Abu Dhabi

La pandemia ha fatto slittare anche il Mondiale per Club, tradizionalmente fissato nel calendario del calcio internazionale a dicembre.

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Il trofeo del Mondiale per Club, in palio per la 18esima volta ad Abu Dhabi  (GettyImages)

Si gioca invece a febbraio inoltrato e ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, in una condizione completamente diversa rispetto a quella abituale.

Il Mondiale per Club, cosa è cambiato

Giunto alla sua 18esima edizione, non tenendo conto di quella che una volta era la Intercontinentale – vinta da Milan, Inter e Juventus – abolita nel 2004 dopo 45 anni di onorato servizio limitato tuttavia alle squadre che vincevano la Coppa Campioni in Europa e la Copa Libertadores in Sudamerica, il Mondiale per Club oggi coinvolge tutte le squadre continentali che fanno parte del mondo FIFA. Sei.

Alle squadre di Europa (Chelsea) e Sudamerica (Palmeiras) si aggiungono la squadra campione della Concacaf (i messicani del Monterey), i campioni d’Africa dell’Al Ahly (Egitto) quella asiatica dell’AFC (i sauditi dell’AL Hilal dove giocava fino a poco tempo fa anche Sebastian Giovinco), la squadra campione di Oceania (per la prima volta i tahitiani del Pirae, nominati d’ufficio dalla OFC dopo la sospensione della coppa continentale a causa della pandemia) e i padroni di casa dell’Al Jazira.

Il format

Le teste di serie Palmeiras e Chelsea entrano in gioco solo in semifinale. Nelle qualificazioni l’Al Jazeera ha eliminato il Pirae 4-1 uscendo poi con l’Al Hilal (6-1). Fuori anche il Monterey, battuto dall’Al Ahly 1-0. Da oggi si fa sul serio. Alle 17.30 si affrontano Palmeiras e Al Ahly; domani alla stessa ora Chelsea e Al Hilal. Chi vince – sabato 12 (ore 20.30) – giocherà per il trofeo mondiale.

Il tutto in un calendario completamente diverso rispetto a quello abituale: perché il Mondiale, di solito, si giocava quando le squadre europee erano nel pieno della loro attività, poco prima della pausa natalizia. Mentre quelle sudamericane erano alla fine della stagione, di solito dopo la conclusione del proprio campionato.

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Copa Libertadores Palmeiras
Raphael Veiga del Palmeiras, due Libertadores di fila con il Palmeiras (Getty Images)

Quindi, in che condizioni sarà il Palmeiras, che ha vinto la Libertadores in finale contro il Flamengo, non è molto chiaro. I Verdao arrivano da una stagione appena cominciata che li ha visti imbattuti, tre vittorie e un pareggio, nelle prime quattro gare del Paulistao, il campionato di stato di San Paolo.

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Al Ahly che arriva da sei vittorie consecutive, ma con alcuni giocatori appesantiti dalla Coppa d’Africa che si è appena conclusa. Nonostante 90 trofei nazionali e 23 coppe continentali, l’Al Ahly – che è la squadra africana più vincente di sempre – non ha mai raggiunto la finale di un mondiale per club. Ma c’è un precedente interessante: la vittoria dei Red Devils del Cairo nella finalina di consolazione dello scorso anno, 3-2 al Palmeiras, grazie anche a un calcio di rigore sbagliato da Felipe Melo.

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