La Serie A è sconvolta dalla dura protesta alzata davanti alla sede della FIGC: spunta una gravissima accusa contro l’operato degli arbitri.
Si entra nella parte decisiva della stagione e di conseguenza si alza la tensione in campo e fuori per le squadre di Serie A. In un anno ricco di episodi controversi a livello arbitrale la pazienza sembra finita per alcuni tifosi che hanno messo in scena una dura contestazione.
Al termine della 24.a giornata di Serie A si è alzata una protesta davanti alla sede della FIGC. Una scena sorprendente che sta facendo molto rumore e non è passata certamente inosservata. Il gruppo di tifosi infatti ha esposto uno striscione molto polemico nei confronti della classe arbitrale, accusata con parole gravissime.
Un modo per far sentire la propria voce dopo i numerosi episodi sfavorevoli che hanno colpito la loro squadra. Dopi mesi di rabbia repressa hanno deciso di esporsi pubblicamente con una breve ma significativa insurrezione contro i “poteri forti”.
Serie A, i tifosi insorgono: “Non tutti sono uguali”
Una serata apparentemente tranquilla è stata animata dai tifosi della Roma che hanno organizzato una contestazione nella capitale. In particolare in via Allegri dove sorge la sede della FIGC, la federazione calcistica italiana a capo anche la Serie A.
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Il pretesto è stato sicuramente il discusso caso da moviola scoppiato nell’ultima partita contro il Genoa. Il gol annullato a Zaniolo, poi espulso per proteste, nel recupero del match dell’Olimpico è soltanto l’ultimo episodio che ha penalizzato i giallorossi.
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Per questo un gruppo di ultras della Curva Sud, dopo le forti dichiarazioni di José Mourinho, ha dato seguito alle parole dell’allenatore con uno striscione molto più esplicito: “Il regolamento è uguale per tutti ma non tutti siamo uguali davanti al regolamento…Ora basta, pagliacci!“.