La Sampdoria si regala Giovinco: tre aneddoti che non conosci

L’infortunio di Manolo Gabbiadini diventa una tegola per la Sampdoria di Giampaolo che corre ai ripari annunciando l’arrivo di Sebastian Giovinco

La vittoria, netta e bella, contro il Sassuolo (3-0) ha evidenziato anche un problema molto serio per la Sampdoria che Marco Giampaolo sta cercando di portare fuori dalla terra di mezzo e di rischio della classifica.

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Sebastian Giovinco con la maglia del Toronto FC (Getty Images)

In un momento non facile per la società, che dopo l’arresto del presidente Massimo Ferrero è nel pieno di una transizione verso una nuova proprietà, è chiara la volontà del club di investire.

E poche ore dopo la notizia dell’infortunio di Gabbiadini ecco anche quella dell’arrivo in blucerchiato di Sebastian Giovinco, la formica  atomica.

Sebastian Giovinco, la Samp lo voleva tempo fa

Non molti sanno che Giovinco era già stato vicinissimo alla Sampdoria. Quando il cartellino del fantasista era ancora della Juventus, e il giocatore aveva diverse richieste dall’estero, Giovinco fu a un passo dalla Samp. Ferrero aveva assunto Walter Zenga come allenatore puntando su una squadra con alcuni talenti di qualità.

Quagliarella era arrivato in prestito dal Torino, Alvarez a parametro zero e Giovinco sembrava essere il profilo perfetto per un pubblico che nei confronti di un classico numero 10 ha sempre avuto una particolare predilezione e un certo buon gusto (Mancini, Flachi, Ortega, Pazzini, Dossena). La Samp aveva trattato con la Juve per un prestito: ma l’accordo non arrivò. Samp che era convinta di strappare il prestito a gennaio. Ma a dicembre l’offerta del Toronto FC spazzò via tutto, e Giovinco – del quale si parlava anche in termini di prospettiva per la Nazionale – finì in Canada subito dopo la doppietta di Coppa Italia contro il Verona.

Il Gigante e la Formica

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Sebastian Giovinco durante uno dei suoi ultimi allenamenti in Azzurro (Getty Images)

Giovinco in Canada ha vinto il primo storico titolo MLS con la maglia di Toronto nel 2017 al termine di un campionato trionfale che lo vide chiudere come miglior giocatore assoluto della regular season. Nella finale contro i Seattle Sounders suoi gli assist decisivi per la vittoria: 30 gol in 32 partite.

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I tifosi del Toronto, molto caldi e passionali, avevano soprannominato la strana coppia composta da lui e dal gigantesco attaccante americano Jozy Altidore, “The Thing”. La cosa. Che in slang significa un’unica unità, anche quando a comporla sono diversi soggetti. I due si trovavano come se avessero giocato assieme per tutta la vita.

Protagonista della vita pubblica canadese e americana, Giovinco è stato il primo calciatore a vincere tutti i trofei individuali di MLS in un’unica stagione: capocannoniere, uomo assist, MVP della regular season, debuttante, best trick.

Ancora oggi al BMO Field, il campo dei Reds, campeggia uno striscione con la sua faccia e la scritta “unforgettable”, indimenticabile. É vicino al settore 114 dove si trovano gli Inebriatti (scritto così, con due T) nati in suo onore da un gruppo di tifosi di origine italiana.

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Il suo primo tifoso in MLS era Drake, uno dei rapper più popolari del pianeta, canadese e tifosissimo del Toronto. Quando i giornalisti organizzarono un incontro tra i due il rapper si emozionò… “non so come fai le cose che fai” gli disse il cantante. Che nel concerto di Toronto gli dedicò proprio “StarBoy”, una cover dei The Weeknd, urlando nel microfono “my friend Seba, you’re definitely The Thing”.

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