Lo stile di gioco di Pep Guardiola non convince proprio tutti come dimostra l’ultima critica arrivata attraverso i social
Sergio Aguero ha scatenato i suoi fan sui social con un giudizio tagliente su Pep Guardiola. Sembra una nuova puntata di una contrapposizione che si è infiammata al momento del suo addio al Manchester City. Il fratello del Kun, miglior bomber di sempre nella storia del club, aveva infatti attaccato frontalmente il tecnico catalano. “Guardiola non ha mai voluto Sergio in squadra” disse allora.
In estate, Aguero aveva firmato con il Barcellona. Avrebbe dovuto essere uno dei più clamorosi colpi del calciomercato estivo, ma a dicembre è stato invece costretto tra le lacrime ad annunciare il suo ritiro dal calcio giocato.
Una decisione forzata perché, dopo un attacco di tachicardia che l’ha costretto ad abbandonare il campo, i medici hanno individuato battiti cardiaci irregolari.
Così, dopo solo cinque presenze con il Barcellona, Aguero ha salutato tutti ed è tornato in Argentina. Ora sta valutando cosa fare dopo aver concluso la sua carriera. Nell’attesa, ha intrattenuto i suoi tifosi rispondendo alle loro curiosità su Twitch.
Tra le principali curiosità, il parere del Kun su Julian Alvarez, che nel giorno del suo 22mo compleanno ha firmato per il Manchester City. L’argentino del River Plate, che continuerà a giocare con i Millonarios almeno fino a luglio, ha detto di essere un grande ammiratore di Pep Guardiola e del suo modo di far giocare le squadre.
Aguero stima Alvarez, che ha avuto modo di conoscere in nazionale. Ma è molto meno entusiasta nella valutazione delle sue prospettive. “Mi piace Julian, ma non so come Guardiola lo userà al City” ha detto.
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“Non so se si abituerà a giocare da numero 9, perché credo che gli piaccia di più potersi muovere per il campo – ha aggiunto -. Per me è un giocatore che dà il meglio quando può andare in campo aperto e rompere le linee avversarie, visto che è un giocatore molto attivo. Lo schiererei ala, centrocampista offensivo o seconda punta. Ma non so perché Pep gioca senza attaccanti”.
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Con un accenno di sorriso alla fine della sua riflessione, Aguero ha fatto riferimento alla sua esperienza personale per sostenere la sua posizione. “Io c’ero, e posso dirmi fortunato se mi ha fatto giocare – ha spiegato -. Ero un numero 9, ma tante volte Pep non mi inseriva in formazione perché in formazione non metteva veri centravanti. Poi mi sono abituato, ho capito, era una tattica. Ma davvero non dove Julian potrebbe giocare al City“.
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