In pochi minuti, cambia la partita per l’Atalanta contro il Cagliari per effetto del gol di Pereiro e dell’espulsione di Musso
Bastano meno di due minuti perché il lunch match tra Atalanta e Cagliari cambi completamente fisionomia. Siamo all’inizio del secondo tempo. I bergamaschi non hanno convinto, ma nemmeno rischiato fino all’intervallo. Tuttavia, su una ripartenza veloce dei sardi, subiscono la rete dello 0-1. La segna Gaston Pereiro, la grande scommessa vinta da Mazzarri, protagonista anche nel secondo episodio chiave della partita.
Il 2022 è il suo anno e si vede. L’uruguagio approfitta di un retropassaggio fin troppo leggero di Djimsiti scopre ancora il centro della difesa dell’Atalanta.
Pereiro è velocissimo e si infila. Ruba palla e scatta verso l’area di rigore. Al limite, il portiere Musso interviene da difensore aggiunto in tackle scivolato tentando di rubargli il pallone.
Atalanta-Cagliari, l’analisi dell’espulsione di Musso
L’attaccante salta per evitare il contatto , ma l’arbitro considera comunque punibile la scivolata per la pericolosità del fallo. Nonostante le proteste, estrae direttamente il cartellino rosso sotto gli occhi del portiere nerazzurro.
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In base al regolamento, un calciatore va espulso quando nega la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario, se il movimento complessivo del giocatore è verso la porta.
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Di fatto, l’arbitro ha ritenuto che la scivolata di Musso fosse sufficientemente pericolosa da configurare un’infrazione e dunque un fallo. A quel punto, considerato che Pereiro era al limite dell’area, di fronte alla porta, ha valutato che si trattasse di una chiara occasione da gol negata, Dunque, una situazione che configura la sanzione dell’espulsione per chi ha commesso il fallo.
