Finisce con un grande riscatto la Coppa d’Africa del Camerun che vince ai rigori la finale di consolazione contro il Burkina Faso
La grande delusione della semifinale persa ai rigori contro l’Egitto, era un peso consistente ed evidente in tutto il Camerun. Non molti l’hanno scritto: ma dopo la sconfitta di giovedì ci sono stati malori, suicidi…
In un paese che legava gran parte della propria gioia a una Coppa d’Africa attesa per anni quei tre rigori sciaguratamente sprecati contro l’Egitto sono un macigno pesantissimo.
E da questo peso il Camerun non ha avuto tempo e modo di risollevarsi nella finale di consolazione contro il Burkina Faso, a sole 48 ore di distanza da questa pagina nera.
Coppa d’Africa, Burkina Faso-Camerun 3-3
Fin dall’inizio della partita si capisce perfettamente che i leoni indomabili sono feriti, e vorrebbero essere da tutt’altra parte che in campo. Lo stadio è discretamente pieno, ma la gente è distratta, delusa. Il terzo posto sarebbe il minimo sindacale. Ma il Camerun, semplicemente non ha più nulla da dire.
Burkina Faso che gioca con la determinazione di chi invece ha ancora fiato nei polmoni: al 24’ Stalloni in vantaggio Steeve Yago, schierato dal primo minuto, chiude con una bella conclusione in piena area una puntuale penetrazione di Issa Kaboré, terzo assist di questa edizione di Coppa. Sangaré sfiora il raddoppio evidenziando alcune difficoltà di Onana, vittima di un contrasto e apparentemente non lucidissimo.
Il Camerun crolla e rinasce
Il Burkina Faso intuisce che il Camerun è alle corde ed è incapace di reagire: veementi le offensive degli Stalloni nella parte finale del primo tempo. Issa Kaboré (e quattro…) sfonda di nuovo a destra e mette al centro un pallone sul filo della linea di fondo. L’intervento di Onana è imbarazzante, palla che carambola sul petto del portiere del Camerun e si insacca nel più maldestro degli autogol.
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La reazione del Camerun tarda a concretizzarsi e il Burkina Faso dilaga: al terzo minuto della ripresa Bertrand Traore lavora un pallone delizioso che Djibril Ouattara trasforma nel terzo gol. L’inserimento di Toko Ekambi al posto di Bassagog e soprattutto quello di Aboubakar danno una scossa ai Leoni che a un certo punto vengono anche fischiati impietosamente dai propri tifosi. La squadra comincia a svegliarsi da paura e torpore. E attacca. Arriva il gol di Bakohen, bravo a trovare in mischia la deviazione vincente. É un impulso sufficiente a ridare un po’ di dignità ai Leoni che si riversano in avanti alla ricerca del pareggio impossibile.
Alla gente di Yaoundé basta anche questo: il gol di testa di Aboubakar, settimo gol della rassegna e quasi certamente capocannoniere assoluto anche dopo la finale di domani, vale il 3-2 conclusivo che consente al Camerun un ultimo disperato assalto. Il pareggio, insperato, arriva: ancora Aboubakar spara in rete la nona rete della sua rassegna. L’arbitro convalida dopo una interminabile consulenza al VAR e chiude i tempi regolarmentari dopo undici minuti di recupero. La partita che al 70’ sembrava finita è completamente cambiata.
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Calci di rigore
Si va direttamente ai calci di rigore, niente supplementari. Uno spauracchio non da poco per una squadra che ai rigori ha perso l’obiettivo più importante. Stavolta va in modo completamente diverso: Aboubakar, Moumi, Toko Ekambi, Kunde e Oyongo trasformano tutti i loro penalty. Toure sbaglia il proprio, il terzo degli Stalloni e il Camerun centra se non altro il podio, il nono nella storia della rassegna. Il Burkina Faso sfiora il terzo podio nelle ultime cinque edizioni confermandosi molto di più di una rappresentativa sorprendente e con qualche valida individualità.
Domani alle ore 20 la finalissima: l’Egitto, sette titoli in nove finali, ultima vittoria nel 2010, affronta il Senegal, alla sua seconda finale consecutiva e che la Coppa d’Africa non l’ha mai vinta.