Jurgen Klopp, che in passato ha voluto Ciro Immobile, ha confessato di essere stato stregato dal talento di un altro calciatore italiano
Nel corso della sua carriera da allenatore, Jurgen Klopp ha già incrociato giocatori italiani. Ad esempio, quando allenava il Borussia Dortmund, era rimasto colpito da Ciro Immobile. “Ha visto più partite lui di mio padre” scherzava l’attaccante, allora al Torino, passato in Bundesliga nel 2014.
Oggi bomber della Lazio, allora Immobile si è lasciato attirare dalla stima di Klopp accettando una sfida tutt’altro che semplice. Il tecnico aveva convinto la società a investire venti milioni per il centravanti campano, individuato come l’uomo ideale per prendere il posto di Robert Lewandowski partito per unirsi ai rivali del Bayern Monaco. Sostituire una bandiera, un punto di riferimento autore di 103 gol e 43 assist in 130 partite non sarebbe stato facile per nessuno.
Anni dopo, Immobile ha ammesso di essere arrivato a Dortmund in un momento scomodo, nell’intermezzo fra due ere del club. “Klopp vedeva in me delle qualità, ma ha riposto più fiducia nei giocatori che già conosceva” ha detto.
Ma c’è un altro giocatore che ha stregato il tecnico tedesco. Un talento che, ha ammesso, “ride ogni volta che mi vede”, perché ha ottenuto successi e firmato gol spettacolari contro le sue squadre.
L’allenatore del Liverpool, emotivo e trascinatore, esigente con se stesso e con i suoi giocatori, ha iniziato la sua carriera affascinato dalle idee di Arrigo Sacchi. La sua visione della squadra come orchestra gli è arrivata indirettamente attraverso Wolfgang Frank al Mainz.
Quando poi è passato al Borussia Dortmund, in una memorabile notte di coppe e di campioni al San Paolo ancora non dedicato a Diego Maradona, Klopp si è trovato suo malgrado ad ammirare l’invenzione di un debuttante in Champions League.
Era il 18 settembre 2013, una serata indimenticabile per i tifosi del Napoli. E’ la notte della punizione di Lorenzo Insigne che fa trionfare il primo Napoli europeo di Benitez.
In quell’occasione, Klopp è stato anche espulso e ha visto il secondo tempo nella stanza di Vincenzo Cerrone, il custode dello stadio che gli ha offerto un caffè e a cui Klopp ha regalato una maglia di Marco Reus.
Leggi anche – Klopp, la frase che ha sconvolto tutti: “Non possiamo…”
Klopp si è più volte complimentato con Insigne per quel calcio di punizione, e non ha mai nascosto la sua ammirazione per Lorenzo il Magnifico. Negli anni, anche una volta passato sulla panchina del Liverpool, ha sondato il Napoli per verificare la possibilità di acquistarlo. I media inglesi, ad esempio, hanno raccontato di un approccio nel gennaio 2019 dopo l’ammutinamento che ha portato all’esonero del tecnico Carlo Ancelotti.
Leggi anche – Goleada del Liverpool contro lo United: le parole da non credere di Klopp
“E’ un giocatore straordinario” ha detto Klopp parlando di Insigne nel 2019. La prossima destinazione del capitano del Napoli è il Canada, ma chissà se Toronto resterà l’ultima fermata. O se prima o poi giocherà una stagione in una squadra di Klopp.
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…