Ronaldo è stato l’ospite d’eccezione nella puntata della Bobo TV: l’ex fuoriclasse brasiliano si è sbilanciato sui futuri talenti del calcio.
I tifosi dell’Inter e non solo saranno per sempre riconoscenti a Ronaldo che ha segnato un’epoca calcistica grazie al suo infinito talento. Un giocatore incredibile, uno dei più forti attaccanti della storia, che tutt’ora è rimasto nel mondo del calcio.
A distanza di diversi anni dal suo ritiro il Fenomeno ha cominciato una suggestiva avventura da presidente prima al Valladolid e recentemente anche al Cruzeiro. Una nuova vita che sta portando grandi soddisfazioni come affermato alla Bobo TV, dove è stato l’ospite d’eccezione nell’ultima puntata.
L’ex fuoriclasse brasiliano si è collegato con il salotto virtuale di Bobo Vieri, uno dei migliori amici conosciuti nel calcio. Durante il suo intervento erano presenti anche gli altri protagonista della trasmissione, anche loro ex compagni quali Daniele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano.
Bobo TV, Ronaldo sorprende: “Il centravanti più forte è…”
Tra le tante domande e curiosità rivolte a Ronaldo alcune hanno fatto più discutere i tifosi sui social. Per esempio l’ex attaccante ha stilato il suo podio personale dei centravanti più forti al mondo attualmente in circolazione.
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La sua risposta è stata per certi versi sorprendente e motivo di dibattito anche tra i presenti: “Al primo posto metto Benzema, poi secondo Lewandowski e terzo Haaland che però è ancora giovane e presto supererà gli altri due. Sono certo che diventerà fortissimo e il numero uno. E’ forte anche Mbappé con la sua velocità e capacità di finalizzare raggiungerà altissimi livelli ma non so quando”.
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Una serie di fenomeni che fanno sognare ogni tifoso e si stanno imponendo al cospetto di due mostri sacri come Messi e Cristiano Ronaldo, nemmeno menzionato dal brasiliano.
E’ stato molto interessante anche il passaggio in cui il Fenomeno rivela i suoi possibili eredi tra qualche anno: “Hendrick è un ragazzo di 15 anni, ha un talento pazzesco e gioca nel Palmeiras. Poi bisogna capire come si sviluppa tra i professionisti. Poi dico Caio del San Paolo, penso sia del 2004″.
