Federico Gatti è il nuovo nome per la difesa della Juventus. In arrivo dalla Serie B, ma il ragazzo non è sempre stato calciatore.
La Juventus si è assicurata un colpo per la difesa: Federico Gatti arriva a Torino per rimpolpare la rosa di Allegri. La storia del difensore è particolarmente intensa, rappresenta l’essenza del calcio moderno con tutta la componente romantica del passato che ritorna.
Il ragazzo sarà al Frosinone – che deteneva il cartellino – per poi accasarsi alla Continassa: Allegri, tecnico bianconero, ha parlato chiaro. Vietato sbagliare. Il difensore si gioca molto, ma soprattutto avrà occasione di far rifiatare uno a testa fra Bonucci e Chiellini a seconda delle circostanze.
Federico Gatti, il muro bianconero dai sogni d’oro
Situazioni, cause e particolarità. Tutto all’insegna di una Juve operaia che fa dell’eccellenza una consuetudine, ma stavolta con il favore del tempo. Basta prendere gioielli senza prospettiva, l’attenzione si sposta su pezzi da novanta promettenti: vale per Vlahovic, Zakaria e Gatti.
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Personalità importante a partire dai fondamenti, è un calciatore che ha girato: dalla promozione alla Serie B, ora sogna l’Europa che conta. Un’attesa che vale per molti, ma lui aspettava con una determinazione maggiore. Federico – come lo chiamano i compagni di squadra – non ha sempre fatto il calciatore.
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La sua parabola è un po’ simile a quello di Sarri, l’ex tecnico della Juventus era dirigente di banca: ha lasciato tutto per darsi al calcio. Gatti, che la Vecchia Signora ha incontrato per un disegno del destino, prima ha fatto il muratore, poi il barista. Dal cemento all’erba, passando per i cocktail: non si è fatto mancare nulla.
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Il calcio professionistico è un’ambizione comune, ma solo la dote di pochi riesce davvero a fare la differenza. Ecco perchè il suo lieto fine vale – in termini personali prima e professionali poi – il riscatto di una vita. Inutile meravigliarsi se ogni giocata è calibrata come fosse un grande evento, come se il suo sogno si avverasse istante dopo istante, fino al triplice fischio che non vorrebbe sentire mai.