Si è conclusa la sessione invernale di calciomercato per cui è possibile tracciare un bilancio delle operazione delle 20 di Serie A
Il calciomercato di gennaio si è concluso e la Juventus si può fregiare del colpo più costoso della sessione. I bianconeri hanno investito oltre 70 milioni per strappare Dusan Vlahovic alla Fiorentina, operazione prevedibilmente contestata dai tifosi viola come era stata la cessione di Roberto Baggio nel 1990. Il centravanti serbo è il giocatore costato di più nel calciomercato di riparazione in Europa. Il prezzo del suo cartellino supera anche i 60 milioni spesi dal Liverpool per Luis Diaz e i 55 del Barcellona per Ferran Torres.
Il mercato invernale ha regalato qualche colpo interessante non solo tra le big, incuriosisce ad esempio l’arrivo di Gosens all’Inter, e molte scommesse come Supryaga alla Sampdoria, Nsame al Venezia, Cabral alla Lazio che però sembra aver fatto storcere il naso al tecnico Maurizio Sarri.
Juve e Inter, le promosse del calciomercato
Oltre al colpo Vlahovic per l’attacco, Allegri ha aggiunto alla rosa anche un centrocampista che potrebbe inserirsi perfettamente negli schemi della squadra come Zakaria. La cessione di Kulusevski, Bentancur e Ramsey ha alleggerito i conti. Grazie a questa strategia, il voto al mercato della Juventus al momento non può che essere positivo.
Interessanti anche le scelte dell’Inter che ha optato per pochi innesti di qualità come Gosens che si alternerà con Perisic e il jolly Caicedo per l’attacco. Stupisce il dinamismo della Sampdoria di Giampaolo che scommette su Supryaga, sul pensiero veloce di Sensi, sull’esperienza di Conti, Rincon e Magnani.
Napoli e Milan, la continuità è una virtù
Il Napoli e il Milan hanno scelto la strada della continuità. De Laurentiis punta più sul recupero di Koulibaly e Osimhen, Pioli mantiene la rosa collaudata e aggiunge il giovane Lazetic.
La continuità è anche la base della strategia del Sassuolo che ha trattenuto Raspadori, Berardi e Scamacca, e prova per il futuro a bloccare Lucca per ora rimasto a Pisa.
I neroverdi hanno preferito acquisti di prospettiva come l’Atalanta. I bergamaschi, con l’interrogativo sul rientro di Ilicic, hanno compensato la partenza di Gosens con il “dribblatore” Boga e il promettente Mihaila.
Roma e Lazio contente a metà
Non si possono definire soddisfatte Roma e Lazio delle scelte di calciomercato. Mourinho ha avuto modo di gioire per gli effetti dell’acquisto di Oliveira e Maitland-Niles, ma alla società non è riuscito il colpo Xhaka. Lotito non ha del tutto accontentato Sarri. Non sono arrivati i difensori richiesti, e sembra non sia stato accolto benissimo l’acquisto del capoverdiano Jovane Cabral dallo Sporting Lisbona.
Non possono considerarsi certo contenti i tifosi della Fiorentina per la cessione di Vlahovic che ha dominato l’orizzonte di gennaio. L’operazione ha confermato come i viola siano incubatori di talenti e ci riprovano con Ikonè, Piatek o Cabral.
Incuriosiscono, inoltre, il polacco Praszelik per il Verona di Tudor e il trio di colpi del Torino: Fares, Pellegri e il regista Ricci.
Calciomercato, come cambia la corsa salvezza
Le scelte di calciomercato sembrano destinate a cambiare pesantemente lo scenario e gli equilibri tra le squadre che lottano per la salvezza. L’Empoli ha sostituito Ricci con Benassi e ha ingaggiato il sorprendente terzino neozelandese, di origine italiana, Cacace. Cambia poco nel Bologna (via Skov Olsen, dentro il difensore Kasius, i centrocampisti Aebischer e Rojas), non può cambiare lo Spezia.
L’Udinese ha aggiunto esperienza in difesa con l’ex Arsenal Pablo Mari, il Venezia di Zanetti ha rinforzato l’attacco soprattutto con Nani e il camerunense Nsame.
A Cagliari, Mazzarri ritrova Baselli in un centrocampo in cui resta Nandez e inforza la difesa con Goldaniga e Lovato.
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Genoa e Salernitana hanno completamente cambiato squadra o quasi. I rossoblù con il nuovo tecnico Blessin si ripresenteranno con cinque acquisti da squadre del nord Europa come il talento Amiri e il nipote d’arte Yeboah, che si uniscono ai prestiti di Calafiori e Piccoli.
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A Salerno, Sabatini ha portato Sepe in porta, Fazio e Dragusin in difesa, Verdi, Ederson, Radovanovic a centrocampo. Mousset e Mikael in attacco. E ha promesso l’arrivo dell’ex Roma Perotti per sognare la salvezza.