Kean, carriera a rischio per una bravata: l’episodio difficile da perdonare

Moise Kean, una bravata di questo tipo è difficile da perdonare: cos’è successo all’attaccante della Juventus ora in cerca di riscatto

Kean non vive una stagione semplice con la Juve. Dal suo ritorno in maglia bianconera in estate non è mai riuscito a lasciare il segno, anzi, il suo ruolo all’interno della rosa è diventato man mano sempre più marginale e ora con l’arrivo di Vlahovic si prospetta un numero di panchine in aumento.

Kean, carriera a rischio per una bravata: l'episodio difficile da perdonare
Kean, carriera a rischio per una bravata: l’episodio difficile da perdonare (Lapresse)

Inizialmente il giovane Moise Kean era stato scelto per sostituire Cristiano Ronaldo, un compito non semplice per un attaccante classe 2000. L’enorme pressione sul calciatore lo potrebbe aver condizionato nella prima metà di questa stagione e i numeri mostrati in Francia sono un lontano ricordo.

Appena 4 i gol messi a segno in 25 partite giocate in Serie A quest’anno, uno score troppo esiguo per la Juventus, che così deciso di puntare a Dusan Vlahovic come titolare inamovibile del proprio attacco. Un duro colpo per Kean, che pochi anni fa rischiò di vedere la sua carriera rovinata.

Moise Kean, la bravata maledetta

Moise Kean, la bravata maledetta
Moise Kean, la bravata maledetta (Lapresse)

Moise Kean ha voluto fortemente ritornare a giocare in Serie A dopo l’esperienza della Premier League con la maglia dell’Everton, ma senza dimenticare l’ultima con il PSG in Ligue 1. Un’occasione per rilanciarsi dopo alcuni sbagli, che hanno permesso di raccontare diversi aneddoti sul suo conto.

Come dimenticare infatti il capitolo rinnovo del contratto dell’attaccante alla sua prima esperienza con la maglia della Juve. In quella circostanza il padre Biourou Jean Kean chiese alcuni macchinari agricoli che i bianconeri gli avrebbero promesso dopo la firma di Moise. Il ragazzo prese comunque le distanze dal gesto dell’uomo.

Ormai sembra acqua passata anche il festino, organizzato ai tempi dell’Everton, durante il lockdown nel Regno Unito. Un episodio che non ha contribuito a dare un immagine positiva dell’attaccante. Kean, peraltro, non si è aiutato nemmeno con il famoso ritardo in Nazionale, che gli costò l’esclusione di Roberto Mancini, con tanto di multa.

Anni lasciati alle spalle, ragazzate che però hanno rischiato di fargli perdere chance importanti in carriera. Ora che sembra ormai maturato, la differenza dovrà farla il campo e i prossimi mesi alla Juventus gli serviranno per riacquistare la fiducia.

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