Don Fabio dice la sua sulla corsa allo Scudetto. Tifosi sorpresi, ma l’ex allenatore di Milan, Roma e Juve non ha dubbi…
Fabio Capello è decisamente uno che sa come si vince lo Scudetto, su questo non possono esserci dubbi. Il tecnico friulano infatti nella sua carriera di allenatore di Serie A ne ha portato a casa qualcuno. Quattro con il Milan (che fu ribattezzato degli ‘Invincibili’), uno con la Roma e poi quelli con la Juventus, non presenti sugli almanacchi perché revocati in seguito alla vicenda Calciopoli.
Intervistato dal Corriere della Sera, don Fabio è stato interpellato anche sulla lotta per lo Scudetto. Una sfida avvincente che, dopo anni di dominio Juve, ora ha nell’Inter la squadra da battere. Spigoloso ma sincero, Capello non ha mai usato mezze misure e a differenza di molti, non ha mai sentito l’esigenza di compiacere le tifoserie delle sue ex-squadre. Anzi…
Severo ma giusto insomma, o almeno l’impressione è quella, a cominciare dalle sue parole sulla Juventus e l’affare Vlahovic.
“Se la Juventus può rientrare in corsa grazie a Vlahovic? No. – ha sentenziato Capello – il distacco è eccessivo e l’Inter è troppo forte.”
Troppo divario dunque tra l’Inter campione e la Juventus, rinvigorita dall’imminente arrivo del capocannoniere della Serie A, che però secondo Capello non può bastare per far rientrare in corsa i bianconeri. Le sorprese però non finiscono qui. Nonostante gli ottimi rapporti con Maldini, il tecnico 75enne non ha minimamente preso in considerazione il Milan per la disputa Scudetto.
Innanzitutto dalle parole di Capello si evince che la sensazione principale è quella che forse il vero ostacolo dei nerazzurri per lo Scudetto è la stessa Inter, nel senso che solo loro possono perderlo o riaprire i giochi. Tra quelle che potrebbero approfittare di un eventuale scivolone da parte della squadra di Simone Inzaghi però non è stata presa in considerazione nemmeno l’Atalanta di Gasperini.
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Non resta che un nome dunque. Secondo Capello infatti l’unica squadra che può competere per lo Scudetto è il Napoli. A patto che tenga alta la tensione e continui a tenere il ritmo, ha aggiunto l’allenatore. Capello dice Napoli e contestualizza la sua scelta analizzando diversi aspetti che potrebbero rivelarsi decisivi da qui al termine della stagione.
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A detta di Capello la squadra di Spalletti può solo crescere, appena recupera i giocatori in Coppa d’Africa, a cominciare da Osimhen, determinante per i suoi strappi e la fisicità. Due parole anche su Insigne, che secondo don Fabio darà ancora di più per dimostrare l’attaccamento alla maglia.
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