Finisce solo ai tiri dal dischetto la splendida sfida tra Costa d’Avorio ed Egitto, sicuramente la partita più bella di questa edizione di Coppa d’Africa
Passa l’Egitto ai calci di rigore al termine di una partita bella e divertente, ricchissima di occasioni da gol che paradossalmente dopo oltre due ore si chiude solo sullo 0-0.
Costa d’Avorio che rimpiange due occasioni solari e l’infortunio di Kessié. Per l’Egitto una grande affermazione dopo una preparazione sofferta e incerta.
Coppa d’Africa, Costa d’Avorio-Egitto
Dopo tante partite bizzarre che si sono concluse con risultati sorprendenti e tra mille polemiche, soprattutto per via della direzione arbitrale,l’ottavo di finale più atteso è quello tra Costa d’Avorio ed Egitto. Da una parte una delle squadre super-favorite. Dall’altra quella che ha vinto più di ogni altra in Coppa d’Africa.
Squadre di grandissima tradizione, ma che non sembravano particolarmente in condizione. In particolare l’Egitto, che arrivava a questa fase finale reduce da una preparazione molto sofferta, con molti giocatori positivi che si sono riuniti al team all’ultimo istante.
La partita, per la verità, vede affrontarsi a viso aperto due squadre piacevoli in grado a tratti anche di dare spettacolo. Partita piacevolissima
Infortuni e occasioni da gol
Grande equilibrio e ritmi non velocissimi ma con improvvise accelerazioni. Molti gli episodi di rilievo in una gara con tante conclusioni a rete; saranno più di trenta alla fine del match, un record per questa edizione di Coppa d’Africa in cui si è tirato poco e segnato pochissimo. La traversa colpita dall’Egitto al 17’ con una grande conclusione dalla lunga distanza di Marmnoush, non bella da vedersi ma molto pericolosa, è la prima della serie.
Gara condizionata anche dagli infortuni. Ivoriani costretti a rinunciare a Kessie, sostituito dopo mezz’ora di gioco dopo una brutta botta al fianco, Un altro motivo di preoccupazione per Stefano Pioli dopo l’infortunio a Ballo Touré. Allo scadere del primo tempo quella che forse è la cosa più bella del match una gran rovesciata di Sangare su invito di Pepe: ma El Shenawy alza in calcio d’angolo.
Nel secondo tempo l’Egitto ha più occasioni, ma non le sfrutta: in avvio El Solia prima e poi Elneny, sempre su assist di un ispirato Salah, mandano alto da ottima posizione. La Costa d’Avorio risponde con Haller che incorna da due passi: ma El Shenawy salva ancora il risultato con un intervento provvidenziale. Il portiere dei Faraoni è decisivo anche allo scadere su Zaha con un intervento straordinario che gli costa un infortunio serio che lo costringe a lasciare il campo.
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I tempi supplementari offrono altre occasioni. Le due squadre se la giocano. Pur evitando rischi inutili e con un pensiero agli imminenti rigori. Almeno due nitide opportunità con l’Egitto ancora una volta più pericoloso con Zizo che costringe Sangare a un grande intervento. Quindi con Trezeguet che mette alto di un nulla da ottima posizione.
Una splendida partita che si chiude incredibilmente senza gol. L’errore decisivo che spinge l’Egitto (sette vittorie in Coppa d’Africa) in semifinale è di Eric Bailly: il suo penalty, il terzo – troppo centrale – viene intuito da Gabaski. Kamal, Abdelmonem e Salah trasformano i rigori che seguono con un pallone che si fa sempre più pesnate.
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L’Egitto torna in semifinale di Coppa d’Africa per la 16esima volta. E ritrova tutte le sue individualità più importanti in attesa di verificare le condizioni di El Shenawy.