Corrado Guzzanti, attore e comico, sul piccolo schermo con “I delitti del Barlume” e prossimamente su Amazon, è appassionato di calcio.
Corrado Guzzanti, una girandola di emozioni. I personaggi interpretati dall’attore sono celebri ancora oggi: vere e proprie icone della comicità. Da Lorenzo a Vulvia passando per Quelo. L’ottavo nano, Avanzi, Aniene e tanti altri programmi che nel tempo hanno scandito una carriera in continua evoluzione. Anche tanti punti oscuri, come la diatriba con il suo ex agente che gli causò non pochi problemi professionali e personali.
Attualmente Guzzanti si è reinventato con alcuni film particolari: “La prima pietra” di Rolando Ravello è un progetto che lo vede in una veste inedita, così come “La concessione del telefono” tratto dai romanzi storici di Andrea Camilleri per la collana “C’era una volta Vigata”. Queste scelte non l’hanno portato ad abbandonare la comicità. Anzi, le apparizioni sporadiche a “Propaganda Live” hanno riacceso una miccia.
Corrado Guzzanti, che squadra tifa: gli indizi non lasciano dubbi
Scintille che hanno portato al sodalizio con la Palomar e l’ingresso nel cast corale della fortunata serie “I delitti del Barlume”, accanto ad altri grandi attori come Sergio Benvenuti, Stefano Fresi, Lucia Mascino e Filippo Timi. Presente anche nel cast dell’ultima edizione di “Lol – Chi ride è fuori” arrivato alla seconda stagione dopo il grande successo dello scorso anno. Ha da poco concluso le riprese della quarta stagione di “Boris”, fortunata serie italiana ripresa dopo più di dieci anni dall’ultima stagione.
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L’attore è anche un grande appassionato di calcio: dettaglio non trascurabile. Riferimenti alla propria squadra del cuore ce ne sono, come l’alter ego del filosofo e scrittore Mario Bambea che, in uno dei suoi deliri, addirittura il primo di una lunga serie, scrive sul computer “Totti gol” a ripetizione. Corrado Guzzanti, infatti, è un grande tifoso romanista. Segue la squadra e gli impegni della compagine giallorossa.
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Tra le altre cose, ha suonato il pianoforte con Venditti alla festa del Circo Massimo il 17 Giugno 2001. Giorno in cui la Roma conquistava il suo terzo Scudetto. Nel frattempo Guzzanti continua a far ridere, sperando ci siano altre occasioni per commuoversi. Ci riesce solo con la Roma, il resto – forse – è satira.