Tutto su Arthur Cabral, storia e caratteristiche del bomber del Basilea considerato l’erede designato di Vlahovic alla Fiorentina
La Fiorentina punta forte su Arthur Cabral. Il 23enne attaccante del Basilea sta vivendo una stagione da record. Ha segnato otto gol in sei partite nei turni di qualificazione per la Champions League, cinque in sei gare di Conference League, 14 in 18 presenze in
Super League, il campionato svizzero.
Finora in Europa, tra i giocatori che militano nelle leghe di prima divisione, solo Robert Lewandowski ha segnato complessivamente più di lui.
Cabral sta trascinando l’attacco del Basilea. E’ un giocatore che fa sentire la presenza in area, dal punto di vista non solo fisico. Le difese lo temono, per quel suo mix di tecnica e di intuito che si esalta negli spazi stretti.
Accostato anche al Barcellona e a diverse squadre della Bundesliga, completa in media 2,3 tiri in porta in stagione con un livello di expected goals per 90′ di 0,51. Ovvero, ha più del 50% di probabilità stimata di far gol in ogni partita che gioca.
Cabral ha debuttato in prima squadra con la maglia del Ceará in Coppa del Brasile nel 2015. Fino al 2017, però, fatica a trovare un posto in prima squadra, anche se i suoi 4 gol in 16 partite aiutano la squadra a ottenere la promozione nella Serie A brasiliana. Il 2018 è il suo anno di consacrazione: 11 gol nel campionato statale, 7 nella Serie A nazionale.
Passa così al Palmeiras, una delle storiche big del calcio brasiliano, ma dopo sette partite fa di nuovo le valigie. Attraversa l’Oceano, va in Svizzera. Nella stagione 2019/20, al Basilea segna 14 gol in 26 presenze in campionato e la media sale ancora nella successiva (18 in 33 partite).
E’ un centravanti di impostazione classica, non di quelli che aggrega i compagni e cuce il gioco. Completa meno di 18 passaggi a partita, ma nessuno nel campionato svizzero è pericoloso, in termini di expected goals totali, quanto lui.
Rispetto al totale stimato dei gol attesi (12,6), Cabral ha fatto ancora meglio, segno di un istinto per il gol già molto sviluppato. E di una quantità di conclusioni, non solo dall’interno dell’area visto che calcia bene anche dalla distanza, tali da sostenere questi numeri e far sognare i tifosi.
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Dal punto di vista tattico, non si può considerare un centravanti letale sulle palle alte. Di testa, ha segnato sei gol dall’inizio della stagione 2020-21. E’ alto 1.86 ma è rapido, e non gli dispiace arretrare per facilitare le transizioni, dettare il passaggio filtrante e sorprendere i difensori.
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Passare alla Fiorentina potrebbe anche aumentare le sue possibilità di esordire con la nazionale brasiliana. Finora è stato solo convocato, infatti, ma non è ancora sceso in campo con i verdeoro.
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