Milan-Juve nel segno di Tonali: lo volevano entrambe le squadre, ma lui ha scelto i rossoneri. Il merito è di Gattuso.
Sandro Tonali, certezza del Milan e pezzo pregiato del mercato rossonero: il ragazzo non è in vendita, ma di lui si parla ugualmente bene. L’ombra di Pirlo sulle spalle, più volte è stato paragonato a lui, e i sogni in tasca. Talento sotto i tacchetti, prospettiva incoraggiante, pronto a regalare emozioni e gol.
Un vero tessitore a centrocampo, il mediano imposta, attacca e crea. Vede traiettorie che gli altri, solitamente, ignorano: dal 2020, quando è arrivato dal Brescia, sono cambiate molte cose. Non l’interesse della Juve che lo bolla sotto la dicitura rimpianti: ci ha provato fino all’ultimo la Vecchia Signora, ma il ragazzo ha scelto il Diavolo (tentatore) rossonero. Il merito è anche di Gattuso.
Milan-Juve, Tonali: la scelta rossonera dopo la corte della Vecchia Signora
Tonali tifa Milan da sempre: ai tempi del Brescia aveva saputo dell’interessamento rossonero, ma era consapevole che anche la Juve volesse sferrare il colpo. Tra i due litiganti, Cellino gode: il Patron del Brescia allora sapeva benissimo che comunque sarebbe finita ci avrebbe guadagnato. Tonali, di fronte al bivio, ha scelto la strada di Milanello: ha chiamato Gattuso e gli ha chiesto, umilmente, se poteva prendere la numero 8. Permesso accordato.
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Divertente fu il retroscena: “Mi squilla il telefono – racconta Gattuso, quando era ancora allenatore del Napoli – era Tonali tutto intimorito. Mi chiede se poteva prendere la numero 8, io scoppio a ridere perché non mi aspettavo me lo chiedesse. Ho apprezzato, però, significa che è un ragazzo educato. Sono pochi quelli che hanno questo rispetto, gli ho detto di onorarla al meglio”. A giudicare da come sta andando, la promessa può definirsi mantenuta. Anche se ancora manca molto per raggiungere la dimensione degli insostituibili: Tonali ora è necessario, che non è poco.