Zlatan Ibrahimovic spiazza il mondo dello sport con una dichiarazione che va in controtendenza con quanto accaduto negli ultimi giorni.
Il centravanti del Milan dice sempre quello che pensa, senza peli sulla lingua. E’ una sua caratteristica ed è per questo che Ibra o si ama o si odia. Anche in questa nuova circostanza, lo svedese si è fatto riconoscere.
Ebbene, in occasione della presentazione del suo nuovo libro in Francia, Ibrahimovic ha avuto da ridire con una scelta del Governo italiano, e in particolare con una scelta che hanno adottato molti Paesi negli ultimi mesi.
Come al solito, Zlatan ha utilizzato parole forti e di certo è attesa una replica, magari proprio da qualche esponente dell’esecutivo, in merito alla frecciata lanciata dal centravanti rossonero.
Ibrahimovic, il vaccino e Djokovic: la frase che spiazza tutti
Il caso Djokovic ha appassionato e tenuto banco per diversi giorni. Il tennista avrebbe dovuto disputare l’Australian Open, ma lo stato ha negato il visto al serbo perché non vaccinato contro il Covid. Dopo tante incomprensioni, prese di posizione, dichiarazioni e frecciate, l’Australia ha negato al campione di restare nel Paese.
E proprio in merito a questo argomento, Zlatan Ibrahimovic ha raccontato il suo punto di vista in merito, difendendo Novak Djokovic: “Chi vuole farsi un vaccino lo fa perché ci crede, perché pensa sia efficace contro la malattia – afferma l’attaccante del Milan – La gente non dovrebbe essere obbligata a vaccinarsi soltanto per poter andare al lavoro“.
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In Italia l’obbligo non c’è. Tuttavia, senza il super green pass – che si ottiene mediante la vaccinazione o guarigione dal Covid – non si possono frequentare spogliatoi e non si può disputare alcun sport di squadra. Per tale ragione, Ibra in qualche modo ha dovuto attenersi alle regole italiane per continuare a giocare in Serie A.
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Zlatan ha proseguito la sua analisi in merito al vaccino contro il Covid e Le Journal du Dimanche riporta le sue parole: “Io mi sono vaccinato perché penso che il vaccino mi protegga, non per poter giocare al calcio. Sono due situazioni diverse“. Insomma, Ibra prende posizione e sicuramente non apprezza la scelta del governo Draghi di imporre l’obbligo della certificazione verde rafforzata in ambito lavorativo, nel suo caso specifico imposto nel mondo dello sport.
