Tare-Lazio, cosa c’è che non va. Il rapporto fra Claudio Lotito e il DS biancoceleste sembra essere ai ferri corti. Le tappe della crisi.
Lazio, l’entusiasmo dei tifosi biancocelesti per l’arrivo di Sarri a Formello è una faccia della medaglia: quella dei tifosi contenti di ripartire con un progetto a lungo termine, guidati da un allenatore vincente che viene da uno Scudetto con la Juventus. Non è solo un trofeo da mettere in bacheca, ma la certezza che il tecnico vuole costruire qualcosa di importante. Mercato permettendo.
Qui comincia l’altra faccia della medaglia: quella con più ombre che luci, in grado di identificare un capro espiatorio nella figura del DS Igli Tare. Il dirigente biancoceleste – almeno secondo l’aria che si respira a Formello – sarebbe il principale motivo di malcontento della piazza e anche di Lotito.
Strano, perchè i due sembravano andare a braccetto, ma poi qualcosa si è rotto: capire cosa risulta arduo. È possibile rintracciare diverse fonti che portano alla stessa conclusione. Una è Angelo Peruzzi, l’ex dirigente biancoceleste – che ha figurato anche come portiere – si scaglia contro Tare dicendo: “Vuole comandare lui. Insieme a Lotito non è una figura facile da gestire”. Queste le parole a un’emittente biancoceleste. Dichiarazioni che rompono la quiete e aprono numerosi interrogativi.
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Il problema principale sarebbe il mercato: l’indice di liquidità – motivo per cui ci sarebbero rallentamenti sugli acquisti nella sessione invernale – sembrerebbe essere solo un pretesto. La realtà sarebbe ben diversa: ci sarebbero tensioni fra Tare e Sarri proprio perchè il DS non avrebbe accontentato il tecnico.
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Il dirigente ritratta tutto: niente di vero, dice. Intanto, però, il rinnovo di Sarri – con l’operazione per blindarlo – slitta ancora. Inoltre Lotito non avrebbe gradito, questo già dallo scorso anno, le avance che la Juve avrebbe fatto al dirigente. Quest’ultimo sembrerebbe essere ingolosito dall’opportunità di approdare in bianconero. La Vecchia Signora cerca ancora il sostituto di Paratici.
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Lotito teme un Inzaghi bis, con lui che è andato sotto casa dell’ex mister e la lite sfiorata dopo la mancata firma sul contratto. Per evitare questo, meglio separarsi prima: non è detto che questa strada non possa essere intrapresa a breve, con grande felicità di una parte della tifoseria, per cui questo passo avrebbe già dovuto compiersi da tempo.
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