Dries Mertens, nel corso di un’intervista, ha tracciato la corsa scudetto in Serie A: chi è la favorita secondo l’attaccante del Napoli.
La stagione sta entrando nel vivo e inizia a infiammarsi anche la corsa scudetto. A differenza dell’anno scorso, quando l’Inter ingaggiò un testa a testa col Milan prima di prendere il largo, ci sono altre squadre che possono ambire al titolo. Per esempio il Napoli che, nonostante l’attuale ritardo in classifica, crede ancora nel sogno tricolore.
L’Inter sta provando ad “ammazzare” il campionato ma ci sono ancora tantissimi punti in palio e la lotta è ancora apertissima. Nonostante il primato solitario e la lunga striscia positiva dei nerazzurri, le rivali hanno un distacco colmabile a girone di ritorno da poco cominciato.
Al momento la pressione maggiore è sulle spalle della squadra di Inzaghi, chiamata a difendere il titolo vinto la scorsa stagione sotto la guida di Conte. L’obiettivo è ripetersi per conquistare anche l’iconica seconda stella e scrivere un’altra pagina del calcio italiano. La strada verso il successo però è ancora lunga e lo stesso Mertens aspetta a sbilanciarsi.
Napoli, Mertens lancia la sfida: “Non è ancora finita”
Nel corso di una lunga intervista al “Corriere dello Sport”, Dries Mertens ha affrontato tantissimi temi tra cui il tanto desiderato scudetto. Un titolo inseguito da diversi anni e alzato soltanto due volte nella storia azzurra nel segno di Diego Armando Maradona.
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Un dolcissimo ricordo per i tifosi un po’ più grandi che hanno assistito alla doppia impresa della stagione 1986-87 e 1989-90. Proprio in quel periodo nasceva l’attaccante belga, oggi simbolo e miglior marcatore del club davanti al Pipe de Oro.
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Dopo aver saltato le prime giornate di campionato per infortunio, il classe ’87 si è ritagliato un ruolo da protagonista anche con Spalletti restando un giocatore fondamentale per la squadra.
Un leader in campo e nello spogliatoio che punta sempre in alto: “L’Inter è la più forte, ora ha un vantaggio ma non è finita. Noi siamo stati colpiti dalla sfortuna nei momenti chiave, perdendo tanti punti a causa di una serie di indisponibilità. Non so dove saremmo se Covid, infortuni e Coppa d’Africa non ci avessero sottratto tutti quei compagni. Siamo uno squadrone e possiamo ancora farcela”.