Ad inizio 2022, Alessandro Bastoni è diventato papà: il nome della bambina ricorda un grave lutto vissuto dal difensore dell’Inter.
E’ un momento d’oro per l’Inter e in particolare per Alessandro Bastoni, grande protagonista di questa squadra. Negli ultimi mesi il classe ’99 ha avuto una crescita esponenziale, diventando un titolare fisso e uno dei pilastri della difesa. In campo si è tolto tante soddisfazioni, su tutte lo scudetto e l’Europeo con l’Italia, ma l’emozione più grande è arrivata con la nascita di sua figlia.
A gennaio, alla vigilia di una partita di campionato contro il Venezia, Bastoni è diventato per la prima volta papà. E’ lo stesso difensore nerazzurro, attraverso il suo profilo Instagram, a dare il benvenuto alla piccola creatura.
Grande festa in famiglia per la nascita di Azzurra, frutto dell’amore tra Alessandro e Camilla Bresciani, la compagna del centrale dell’Inter. La scelta del nome della piccola è legata ad una tragedia vissuta dal calciatore: il racconto da brividi del difensore nerazzurro.
Bastoni, perché la figlia si chiama Azzurra Agnese
Appena nata la piccola Azzurra, Alessandro Bastoni ha annunciato il nome della figlia attraverso i propri social. Nessuno, però, immaginava che dietro alla scelta di quel nome c’è un ricordo drammatico che ha coinvolto in prima persona il difensore dell’Inter.
Il secondo nome della bambina, Agnese, ha un significato molto profondo. La coppia l’ha scelto per ricordare la migliore amica di Bastoni, morta a seguito di un incidente stradale nel 2015. Un grave lutto che ha segnato la vita del classe ’99 quando ancora giocava nelle giovanili dell’Atalanta.
Il centrale nerazzurro ha svelato il motivo della decisione concordata con la compagna Camilla: “Il secondo nome di mia figlia è Agnese, che ricorda la mia amica. Era una mia compagna di scuola, con lei ho fatto dall’asilo fino alla seconda superiore – Ricorda Alessandro Bastoni alla puntata di Day Off su DAZN – Io ero in Nazionale Under 16. Mi arrivò un messaggio da mio padre con scritto “Agnese è morta”. Non è stato facile. Era la mia migliore amica“. Poi il commento da brividi: “Ogni volta che entro in campo faccio un gesto che mi ricorda lei“.
