Dries Mertens proseguirà la sua avventura nel Napoli? Il belga ha preso la sua scelta definitiva e a risultare decisivo è suo figlio: scopri perché
Il contratto di Dries Mertens con il Napoli è in scadenza. L’attaccante belga tra soli 6 mesi non sarà più un giocatore partenopeo e potrà scegliere di giocare con qualsiasi altra squadra. Il tempo scorre e l’addio del 14 azzurro si avvicina inesorabilmente, portando con sé grande tristezza.
Mertens è infatti il miglior goleador nella storia del Napoli con 143 gol segnati in 381 presenze e anche quest’anno ha già messo a segno 8 reti. Uno score niente male per un 34enne, arrivato agli ultimi grandi sussulti di una carriera sbocciata all’ombra del Vesuvio.
Dal suo arrivo nell’estate del 2013 è riuscito a far innamorare i tifosi, diventando di fatto un napoletano acquisito. Per tutti, ormai, non è più Dries ma “Ciro“, un nome tipico nel territorio campano. Separare Mertens da Napoli farà male, ma l’attaccante avrebbe escogitato un piano.
Mertens, futuro incerto nel Napoli: il piano del belga
In una recente intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Mertens ha dichiarato tutto il suo amore per la città, rivelando di essere stato sin da subito colpito da un’attrazione fatale. A Napoli è cresciuto come persona, ha trovato amici veri ed ogni giorni si sente Dries e mai Mertens.
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Il rapporto costruito con il pizzaiolo o il barista, lo splendido affaccio dalla sua casa in Palazzo Don’Anna. E poi la nuova passione per la cucina nata con l’arrivo del Covid, e soprattutto l’amore per Kat, la sua compagna che presto darà la luce a Ciro, il suo primo genito.
Fattori che spingerebbero Mertens a restare: “Io sto qua. Ho ancora un contratto a favore del club. Ci sono due strade, una è quella dell’addio e arriverà un momento in cui succederà e piangeremo tutti, ma per ora spetto. Il Napoli potrebbe non aver più bisogno di me, ma spero non accada subito”.
Il belga ha quindi svelato il suo piano: “Voglio segnare tanto, così De Laurentiis sarà costretto a tenermi. Più gol faccio e più varrà la pena farmi firmare. E poi sfrutterò il mio asso nella manica. Non gli farò buttare soldi in giro per un attaccante, gli assicurerò la possibilità di far tesserare mio figlio. Io così non mollo la casa e neanche Napoli”.
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Infine un auspicio per quando smetterà di giocare: “Non sperpererò i miei soldi, voglio aiutare i giocatori giovani. Non butterò tutti i miei sacrifici e quelli di mia moglie, che ha condiviso con me un processo di crescita”.
