Manchester United, nella sua storia, ha avuto tantissimi grandi calciatori ma anche giovani di belle speranze che non sono riusciti ad imporsi.
Il Manchester United, dal 2002 al 2015, ha avuto in rosa sempre giocatori un po’ particolare. Calciatori che hanno segnato la storia del club e non solo. Tra questi c’è stato uno dall’indubbio talento che, però, per tanti motivi ha sempre offerto prestazioni altalenanti e non sempre soddisfacenti.
Stiamo parlando di Rio Ferdinand, difensore inglese di Manchester United, Leeds e West Ham. Un calciatore che, nonostante la sua prestanza fisica, quando era in condizione dimostrava di essere uno dei migliori difensori del panorama mondiale. Purtroppo, a causa di alcune sue “mancanze”, non sempre riusciva a dimostrare tutto il suo valore sul rettangolo verde.
Manchester United e gli incubi di Rio Ferdinand
Tra i vari problemi di Rio Ferdinand, c’è stato quello relativo all’alcool. Un uso smodato per un professionista che giocava in Premier League. Un problema che ha condizionato la sua carriera sin da giovane. A confermarlo, è stato proprio l’ex United al ‘Guardian’: “Quando ero più giovane, ero un pazzo. I ricordi della mia carriera sono confusi, la gente parla di alcuni momenti di gioco, io mi siedo e annuisco. Non ho idea di che cosa stiano parlando, non ricordo”.
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Tanto era l’alcool che ingeriva giornalmente, al punto tale da non ricordarsi alcuni momenti importanti della sua carriera: “Esageravo. Potevo superare otto, nove, dieci pinte di birra. Poi passavo alla vodka. Sarei potuto andare avanti a bere tutto il giorno”. Come sarebbe andata se non avesse esagerato così tanto?”.
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Nonostante i suoi trascorsi, il 43 enne inglese è riuscito a togliersi delle grandi soddisfazioni con la maglia del Manchester United. “Sono stato fortunato – ha detto Ferdinand – ho avuto una capacità naturale per superare quel periodo della mia vita”.