Si conclude dopo sette mesi la gestione dell’Everton di Rafa Benitez che lascia il club sedicesimo in Premier League a +6 dalla zona retrocessione
E’ finita con un messaggio su Twitter l’esperienza di Rafa Benitez sulla panchina dell’Everton. Lo spagnolo “ha lasciato la squadra con effetto immediato” si legge sui profili ufficiali dei Toffees.
La decisione sembrava ormai inevitabile, ma l’ufficialità è arrivata dopo la deludente sconfitta in casa del Norwich, ultimo in classifica in Premier League. Il tecnico spagnolo lascia l’Everton al sedicesimo posto, con soli sei punti di margine sulla zona retrocessione. Anche se, va detto, deve recuperare tre partite rinviate a causa della pandemia da COVID-19.
La sua gestione dei Toffees, che non vincono dal 6 dicembre, è durata sette mesi. Arrivato al posto di Carlo Ancelotti, chiamato sulla panchina del Real Madrid, benitez non è riuscito a trasmettere una chiara identità alla squadra a causa dei tanti infortuni. Inoltre i tifosi da tempo stavano contestando l’allenatore per la scarsa qualità del calcio espresso e i modesti risultati.
L’Everton esonera Benitez, scelto l’erede
Due tecnici italiani erano considerati tra i possibili eredi di Benitez sulla panchina della squadra di Liverpool. Non è un segreto la stima della società per Andrea Pirlo, accostato all’Everton anche la scorsa estate quando poi il club ha virato sull’ex tecnico di Liverpool, Napoli e Inter.
Si era fatto anche il nome di Gennaro Gattuso, che la Premier League l’ha soltanto accarezzata. Sembrava fatto, in estate, il suo passaggio al Tottenham ma l’ingaggio non si è concretizzato dopo l’esplosione di polemiche da parte dei tifosi.
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Per ora, il club ha optato per una scelta di conservazione, di sicurezza e di identità. Il prossimo allenatore sarà infatti una bandiera della squadra, la leggenda Duncan Ferguson, uno dei giocatori più rappresentativi nella storia dell’Everton.
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Ferguson, già chiamato come traghettatore a dicembre del 2019 dopo l’esonero di un altro tecnico spagnolo, Marco Silva, è da allora l’allenatore in seconda della squadra. Ha mantenuto questo incarico sia con Carlo Ancelotti, sia con Rafa Benitez. Fino alla nuova scelta del club, la società si affida a lui per tentare di raddrizzare la stagione.