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Calcio

Inter-Juventus, crisi Lautaro: il gesto in panchina sorprende i tifosi

Inter-Juventus, Lautaro non ci sta: l’argentino manifesta tutta la propria frustrazione nel finale di gara. Cosa ha combinato l’attaccante.

Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter (LaPresse)

Lautaro Martinez sempre più al centro dell’Inter di Inzaghi. Almeno finora. L’argentino ha fatto una buona partita anche in Supercoppa Italiana: presente su ogni pallone, l’attaccante dimostra di tenerci. Fino a qualche tempo fa dato per partente, resta e dimostra a tutti che non è ancora finita.

I tifosi sanno che il meglio deve ancora venire: attenzione ai mal di pancia, però. Il centravanti lo chiamano il Toro anche per via dei continui sbalzi d’umore che coinvolgono anche la propria vita professionale.

Inter-Juventus, Lautaro reagisce male al cambio: il gesto di stizza a bordo campo

L’attaccante non prende bene il cambio (LaPresse)

Basta davvero poco per fargli saltare la mosca al naso. Inzaghi, contro la Juventus, lo sostituisce a un quarto d’ora dalla fine: sta bene Lautaro, non vuole uscire. Già pronto Sanchez. Gesto di stizza da parte dell’attaccante della Seleccion, addirittura dà un calcetto all’erba e – mentre si accomoda in panchina – non esita a mostrare il ghigno.

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Tensione che si taglia a fette: Lautaro sembrava aver trovato un equilibrio fisico ed emotivo, tutto in discussione nell’arco di pochi minuti. La speranza per i tifosi dell’Inter è che questi segnali di insofferenza finiscano prima di subito: bollare tutto questo sotto il profilo dell’agonismo è troppo semplice, l’attaccante è stato sostituito altre volte, ma mai aveva reagito con questa stizza.

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Che sia l’inizio di una frattura? Solo il tempo potrà dirlo, però un siparietto del genere non si dimentica. In molti casi è stato l’inizio della fine: Totti-Spalletti, Ronaldo-Allegri è forse la volta di Lautaro-Inzaghi? Ai posteri l’ardua sentenza.

Andrea Desideri

Andrea Desideri. Giornalista freelance, appassionato di cinema, speaker radiofonico, sollevatore di pinte e romantico quando serve.

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Andrea Desideri

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