Roma-Juve, all’Olimpico è successo di tutto: i giallorossi cadono in casa in superiorità numerica. Pirotecnico 4-3 per i bianconeri.
Non basta, non basta ancora alla Roma. Sembrava la partita perfetta, ma la forza dei bianconeri è insorta: non servono a nulla o quasi per Mourinho i gol di Abraham, Mhkitaryan e Pellegrini. I giallorossi si fanno rimontare in superiorità numerica: decidono la gara i gol di Dybala, Locatelli, Kulusevski e De Sciglio. Padroni di casa che hanno dato tutto, ma non è servito.
Una gara altalenante con più emozioni che punti per lo Special One. A mani vuote dall’Olimpico, la Roma abbandona il terreno di gioco con alcune sensazioni positive, ma ancora tanto da lavorare. Numerosi, anche stavolta, gli episodi ma non possono continuare ad essere un alibi. Un rigore fallito da Pellegrini.
Roma-Juventus, disfatta giallorossa: i fattori della sconfitta
Una partita dai due volti che lascia una Roma smarrita, complici non solo le polemiche arbitrali, ma anche gli smarrimenti difensivi che hanno messo in mostra una serie di criticità vitali per i bianconeri: la Vecchia Signora si aggrappa ai punti deboli degli uomini di Mourinho e annichilisce una squadra in bambola nell’arco di 7 minuti.
Leggi anche – Serie A, highlights Venezia-Milan: gol e sintesi partita | VIDEO
Dalle stelle alle stalle nel giro di breve: i giallorossi sembrano ancora un cantiere aperto con qualche folata incoraggiante, ma l’equilibrio sui 90 minuti ancora latita. Le parole di Mourinho sono la testimonianza che c’è tanto da lavorare e anche a testa bassa, ma il tempo è relativamente poco. Anche se non tutto è perduto.
Leggi anche – Napoli-Sampdoria, Insigne fuori per infortunio: la reazione dei tifosi
Sul 3-1 cosa è successo? Può criticare la squadra?
“Posso criticare la squadra, ma abbiamo avuto 70 minuti di controllo. La squadra ha giocato con la giusta mentalità. Poi dopo è venuta meno l’organizzazione di gioco, siamo andati nel pallone: collasso psicologico. Il 3-2 ci ha ammazzato. Felix partita straordinaria, ma uno sprint ci ha condannato. Il giocatore che entra al suo posto il primo minuto che entra sbaglia. Il problema è di testa“.
Leggi anche – Serie A, highlights Napoli-Sampdoria: gol e sintesi partita | VIDEO
Sulla condotta arbitrale?
“Noi critichiamo sempre gli arbitri, ma stasera è giusto dire che Massa ha fatto un ottimo lavoro. Molto controllato. Ha fatto molto bene. Torno alla squadra, quando è già nella m..a si rialza e viene di nuovo fuori il carattere. In questo spogliatoio c’è solo gente buona, ma la preoccupazione è mentale. Oltre alle limitazioni oggettive in panchina. Arriveranno altri giocatori dopo Meitand Niles che ci daranno respiro”.
La posizione di Felix sull’esterno è fatta per insidiare Quadrado?
“Mi fa male all’anima. Non sono abituato a questo tipo di prestazioni, ma sono qui per aiutare i ragazzi a migliorare. Felix è un ragazzo umile che sta crescendo. Ha fatto un buon lavoro, anche con Vina. Una garanzia in mezzo al campo, la benzina non sempre è sufficiente per 90 minuti“.
Come guarisce questa Roma?
“Non ho mai pensato di fare miracoli. Abbiamo fatto un buon gioco per 70 minuti, ma la rosa non ha il potere e l’esperienza per gestire il gioco. In questi tre anni farò di tutto per investire sulle personalità e sulla mentalità, però, ho bisogno di aiuto dalla società: mi serve un centrocampista e gente che si assuma le proprie responsabilità. Serve uscire dalla nostra comfort zone per puntare in alto”.