Il Covid ritorna prepotentemente a cambiare le abitudini dello sport e non solo: il nuovo scenario allarma i tifosi. Cosa potrebbe accadere.
Il Covid migliore in campo – volendo usare un eufemismo – di questa Serie A. La variabile Omicron non solo fa danni, ma spaventa gli appassionati. La tranquillità che c’era appena qualche mese fa, dove sembrava che l’Italia si avviasse a una lenta e graduale uscita dalla pandemia, sembra essere svanita.
Così come le speranze di vedere un campionato tranquillo: il repentino rialzo dei contagi potrebbe spingere la politica a fare un passo indietro sulla capienza negli stadi, questa però non è l’unica ipotesi allarmante. I tentativi si stanno facendo tutti, ma se non dovessero bastare occorre una stretta ulteriore che, per forza di cose, non passa dagli spalti.
Covid e sport: la regola che potrebbe cambiare tutto
Significa che nessuno è al sicuro: la pericolosità della variante Omicron è acclarata. Meno forte, ma più contagiosa. Allora il campanello d’allarme non può essere soltanto sugli spalti: ridurre la capienza a 5000 persone, questo è quello che si pensa nelle ultime ore, non risolverebbe il problema alla radice.
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Sospendere il campionato – visti gli equilibri economico sociali in gioco – non è possibile. La palla passa – è il caso di dirlo – ai giocatori: dopo le prime polemiche per via di alcuni elementi in Serie A (e non solo) contrari ai vaccini, negli spogliatoi stanno tutti correndo ai ripari. La novità, tuttavia, potrebbe essere sul campo.
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L’eventualità di indossare la mascherina anche mentre si gioca è dietro l’angolo: l’attività sportiva non prevede, proprio per una questione di ossigeno mentre si svolgono attività aerobiche, l’uso della mascherina. Eppure davanti a mali estremi potrebbero esserci estremi rimedi. Un precedente esiste già: la gara di Serie A1 di volley tra Vibo Valentia e Modena.
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Il recupero della giornata dell’Epifania, ha portato ai giocatori la mascherina. Ogni set coperti. Questo potrebbe valere anche nel corso dei tempi regolamentari che scandiscono il mondo del calcio: siamo ancora sul piano delle ipotesi, ma a questi livelli niente può essere più sottovalutato.