Serie A in bilico dopo il caos: l’intervento del premier Mario Draghi fa tremare i club del campionato italiano, lo scenario è terribile.
La 20a giornata di Serie A è stato un “mezzo flop”. Ben quattro partite non si sono disputate a causa dell’intervento delle autorità sanitarie locali che hanno bloccato decine di giocatori. Si è creato il caos totale, con tante squadre in campo decimate per Covid e altre fermate dalle ASL.
La Lega ha tentato di fare chiarezza con un protocollo che permetterà di proseguire la stagione senza interruzione. Ma è chiaro che le misure adottate dai 20 club del campionato italiano sembrano essere distanti da quello che si vede fuori dai campi di calcio.
E dopo la situazione surreale vista nel giorno dell’Epifania, è arrivata la telefonata del premier Draghi alla FIGC: lo scenario possibile è drammatico per i tifosi, ancora una volta trattati come l’ultima ruota del carro di questa macchina ingolfata.
Il presidente del Consiglio ha contattato il numero uno della federcalcio Gabriele Gravina per capire la situazione campionato per campionato. Secondo la Gazzetta dello Sport, il colloquio tra Draghi e Gravina è stato informativo, senza alcun tipo di pressione da parte del governo nei confronti del calcio. Tuttavia, questa telefonata spiazzante potrebbe far cambiare presto gli scenari della Lega Serie A.
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Draghi voleva essere informato sulla situazione della Serie A, per capire quali fossero le intenzioni delle società in questo boom di contagi improvviso avvenuto durante le festività natalizie. Gravina, dal canto suo, ha spiegato che sarà impossibile bloccare il campionato per un paio di settimane a causa del calendario compresso delle squadre, soprattutto per quelle impegnate nelle competizioni europee.
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E così, sarebbe stata resa nota una possibilità. Se i contagi per Covid dovessero aumentare, Draghi sarebbe stato rassicurato sulla diminuzione drastica dei tifosi alle partite di Serie A e non solo. In altre parole, il campionato italiano di calcio potrebbe proseguire per qualche settimana a porte chiuse. Fino a domenica, i supporter potranno riempire gli spalti fino al 75% delle capienze. Poi avverrà la riduzione al 50% dal 10 gennaio. Ma la preoccupazione è che dal 50% di tifosi allo stadio, si passi allo 0%: lo spettro delle curve vuote incombe nuovamente.
A margine dell’Assemblea di Lega odierna, i dirigenti del campionato italiano hanno voluto affermare la volontà di proseguire e non sospendere la Serie A. Inoltre, la Lega si augura che nel corso della riunione di mercoledì si possano trovare “degli strumenti di coordinamento delle ASL territoriali” per avere una gestione uniforme delle situazioni da Covid-19 nelle squadre.
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