Fantacalcio, attenzione a esagerare: lo studio inglese allarma i tifosi

Il Fantacalcio potrebbe nascondere anche dei lati negativi: lo studio inglese mette in guardia e allarma i migliaia di appassionati.

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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (LaPresse)

Negli ultimi anni è letteralmente esplosa la moda del Fantacalcio, gioco virtuale basato sulle prestazioni dei giocatori che ha catturato migliaia di appassionati. L’Italia è uno dei paesi con la maggiore tradizione e partecipazione che coinvolge più fasce d’età senza distinzioni di tifo. Chiunque può costruire la sua squadra e cercare di battere il gruppo di amici in un passatempo divertente ma alle volte pericoloso.

Guardando il regolamento non sembra esserci rischi per i giocatori ma, come tutte le cose, non bisogna esagerare. L’allarme è stato sollevato da uno studio inglese che, attraverso un sondaggio su un gran numero di utenti, ha tracciato uno scenario preoccupante dietro alle dinamiche di questo gioco. Un risultato davvero inaspettato dopo una ricerca inedita e mai affrontata prima d’ora.

Fantacalcio, i possibili rischi del gioco: “Può causare…”

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Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter (LaPresse)

Il Fantacalcio è uno dei giochi più amati dai tifosi di calcio ma forse qualcuno potrebbe presto cambiare idea. Come riportato dal tabloid britannico “The Guardian”, uno studio accademico condotto dalla Nottingham Trent University avrebbe individuato diversi rischi a cui sarebbero esposti i partecipanti alle prese con formazioni, indisponibili, Fantamedie che variano da una settimana all’altra.

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Nello specifico, si sostiene che il Fantacalcio può portare problemi sulla salute mentale delle persone, con peggioramenti in base al tempo dedicato a questa attività ludica. Insomma la dipendenza può avere potenziali risvolti negativi sul benessere degli utenti come hanno dimostrato i dati ottenuti dal sondaggio.

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Su un campione di 1.995 provenienti da tutto il mondo e quotidianamente immersi nel gioco, il 44% ha confessato un calo dell’umore e stati d’ansia in base ai risultati ottenuti. Un effetto pericoloso e diretto sulle loro vite che i ricercatori chiamano “deficit funzionale”, cresciuto con il coinvolgimento dei social media.

Un ulteriore fattore di rischio, rispetto per esempio ai videogiochi, è la mancanza del controllo dei risultati che non dipendono da sé stessi ma dalle prestazioni di calciatori e da chi assegna i relativi voti.

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