La ASL di Napoli complica i piani degli azzurri che affronteranno in piena emergenza la trasferta in casa della Juve
Juve-Napoli è di nuovo una partita al centro dell’attenzione, come un anno fa, per i timori legati al COVID-19.
Gli azzurri sono partiti per Torino, ma la ASL Napoli 2 Nord ha disposto la quarantena a domicilio per sei calciatori della rosa di Luciano Spalletti, a sua volta bloccato dal COVID. Tre sono i positivi Lozano, Malcuit e Meret. A loro si aggiungono altri tre che hanno avuto contatti stretti con persone che hanno contratto il virus.
Juve-Napoli, altri tre azzurri in quarantena: l’annuncio
Come prevede il Ministero della Salute, il periodo di quarantena in caso di contatto stretto con un positivo, si impone se non si è ancora ricevuta la terza dose di vaccino e se la seconda è avvenuta più di 120 giorni prima.
La ASL ha comunicato che oltre ai tre calciatori attualmente contagiati, dovranno rimanere in quarantena Zielinski, Lobotka e Rrhamani. Lo rivela l’ANSA. Inoltre, il provvedimento vale anche per un membro dello staff, Di Palo.
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I tre giocatori bloccati dalla ASL e i tre positivi si aggiungono dunque a una lunga lista di assenti. Domenichini, assistente di Spalletti, dovrà fare a meno di Koulibaly, Anguissa e Ounas impegnati in Coppa d’Africa, Mario Rui (squalificato e positivo al Covid), Osimhen (infortunato e positivo) e Fabian Ruiz (infortunato).
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Dunque, il Napoli giocherà davvero con gli uomini contati. Il virus, gli infortuni, le cessioni (Manolas), la Coppa d’Africa e il tardato arrivo di Tuanzebe hanno costretto gli azzurri a partire con quattro giocatori presi in prestito dalla squadra Primavera: il portiere Idasiak, i difensori Costanzo e Spedalieri e il centrocampista Vergara.