Il presidente della FIFA Gianni Infantino rilancia nel suo progetto per i Mondiali e tenta di convincere i tifosi italiani con un’ulteriore proposta
Gianni Infantino rilancia. Non abbandona la sua convinzione, il suo credo nella battaglia su cui sembra aver orientato la sua presidenza della FIFA.
Fedele, come il suo predecessore Sepp Blatter, alla ricerca di soluzioni e manifestazioni che possano allargare consenso e partecipazione, Infantino ha un sogno. Vuole rendere i Mondiali una competizione biennale.
Il tasto su cui batte ora è quello dell‘inclusione. Giocare ogni due anni potrebbe consentire più occasioni di partecipazione, e dunque più premi e fondi, per un numero maggiore di nazionali. Non a caso l’88% dei 166 Paesi che hanno richiesto uno studio di fattibilità, gli hanno dato ragione.
Secondo Infantino, successore di Sepp Blatter, il Mondiale ogni due anni rappresenterebbe un vantaggio. Le nazionali giocherebbero meno partite, ma con un impatto maggiore. E i vantaggi economici sarebbero evidenti.
Inoltre, in un’intervista a Radio anch’io Sport, ha spiegato come la riforma allargherebbe ancora di più lo sviluppo del calcio in nazioni e continenti meno centrali. In altre parole, come ha detto Infantino, “in Italia, Spagna e Inghilterra c’è il Mondiale ogni settimana. Ma nel resto del mondo non è così, bisogna trovare il modo di includere tutto il mondo nel calcio“.
Leggi anche – Mondiale ogni 2 anni, arriva la svolta: l’annuncio di Infantino
Il progetto non ha convinto tutti. Le perplessità riguardano la gestione del calendario, la difficoltà a convincere società e leghe dell’opportunità di campionati con meno squadre, i dubbi sugli effetti che questo potrebbe avere sulla salute dei giocatori.
Il presidente della FIFA sostiene che giocare i Mondiali ogni due anni porterebbe dei vantaggi per i campionati nazionali e per i relativi protagonisti. “Ci sarebbero meno soste ma una pausa di tre settimane dopo i Mondiali a luglio, e oggi non esiste” ha detto.
Leggi anche – Mondiali ogni due anni, Infantino attacca: “Si ha paura di…”
Infantino ha anche proposto di estendere la riforma e di ridurre anche la cadenza degli Europei, vinti dall’Italia nel 2021 nella finale contro l’Inghilterra.
La FIFA ha sicuramente tempo fino al 2024, quando scadrà l’attuale calendario internazionale, per costruire un consenso più articolato su questa manifestazione. Un progetto che va incontro alle nazioni meno ricche e influenti ma si scontra con l’opposizione delle più influenti che generano una quota maggiore di risorse.
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…