La Serie A subisce l’ennesimo colpo di scena: il nuovo decreto del Governo cambia i parametri e scatena i tifosi delle varie squadre.
Il paese ripiomba nell’incubo del Covid e le nuove regole colpiscono anche la Serie A. Dopo il fiume di polemiche dei mesi scorsi, arriva l’ennesimo colpo di scena a stravolgere l’equilibrio del calcio italiano. Una decisione da parte del Governo che sta inevitabilmente scatenando i tifosi delle varie squadre e sollevando altre discussioni.
D’altronde si sperava di aver raggiunto un giusto compromesso ma la crescita vertiginosa dei contagi ha cambiato i piani iniziali. Negli ultimi giorni i dati sono peggiorati e il Cts ha dovuto rivedere i parametri deliberati a inizio stagione. Nello specifico la capienza consentita all’interno degli stadi durante le partite.
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Serie A, torna la scacchiera: come cambia la capienza degli stadi
Si pensava che il ritorno alla normalità fosse sempre più vicino e invece si è tornati indietro. Negli ultimi giorni la situazione sanitaria ha avuto un improvviso peggioramento tanto da spingere il Governo a stilare un nuovo decreto legge. Tra le norme modificate ci sono anche quelle relative al calcio e allo sport in generale.
Per quanto riguarda gli stadi all’aperto si è deciso di ridurre nuovamente la capienza, passando dagli attuali 75% al 50%. Gli impianti potranno essere riempiti al massimo con la metà dei posti a sedere, distribuiti secondo con la famosa scacchiera. Un passo indietro della politica che da poco aveva imposto ai tifosi l’obbligo delle mascherine FFP2 e il green pass rafforzato, a disposizione dei vaccinati o chi è guarito dal Covid da meno di sei mesi.
Ora un’ulteriore stretta che diminuirà anche gli incassi economici delle società oltre a dover rivedere la campagna abbonamenti. Le nuove misure di sicurezza dovrebbero entrare in vigore già dalla prossima giornata di Serie A, in programma giovedì 6 gennaio 2022.