Perché il Torino ha la maglia granata? Una storia di coraggio e passione

Come nasce l’iconica maglia granata del Torino, diventata il simbolo di una squadra appassionata e combattiva. Storia ed evoluzione della divisa

Perché il Torino ha la maglia granata? Una storia di coraggio e passione
Perché il Torino ha la maglia granata? Una storia di coraggio e passione

Il tremendismo di Valentino Mazzola, la tragedia di Superga, il mito del cuore granata. Nella storia del Torino c’è un fondo di passione e di spirito combattivo che rimane nel tempo. Perciò non è un caso che la versione più conosciuta sull’origine di quella maglia così simbolica, la divisa granata del Toro, derivi proprio da un appassionato atto di eroismo.

Intanto, il Torino non è sempre stato granata. La prima divisa era a righe nere e arancioni, ma venne cambiata perché quei colori erano troppo vicini a quelli degli Asburgo, la casata rivale dei Savoia.

E siamo all’origine della storia, a quell’atto di eroismo in cui ricercare, secondo la più nota delle versioni, la ragione della maglia granata. Ha a che fare con la Brigata Savoia che ha difeso Torino dall’assedio franco-spagnolo durante la guerra per la successione sul trono di Spagna a Carlo II d’Asburgo.

Il Ducato di Savoia si alleò con gli Asburgo, in nome della promessa della piena indipendenza in caso di vittoria. Il duca Vittorio Amedeo II, alla guida della Brigata Savoia, riuscì a respingere l’assalto franco-ispanico in una decisiva battaglia nel settembre del 1706. Dopo la vittoria, tutti i componenti hanno indossato un fazzoletto color granata n onore del messaggero caduto per portare la notizia del trionfo.

Ci sono anche almeno altre due versioni sull’adozione della maglia granata. Una fa riferimento al Servette, squadra svizzera per cui tifava il fondatore del Torino Alfred Dick. Secondo questa ipotesi, il granata sarebbe appunto un omaggio alle maglie della formazione svizzera. Un’altra allo Sheffield FC, usata in passato come terza divisa dall’Internazionale Torino, una delle più antiche società italiane di calcio.

Qualunque sia l’origine della decisione, il 16 dicembre 1906 il Torino giocò la prima partita ufficiale con una divisa interamente granata.

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Storia ed evoluzione della maglia del Torino

Storia ed evoluzione della maglia del Torino
Storia ed evoluzione della maglia del Torino

La maglia del Toro è cambiata poco negli anni. Tra le prime innovazioni la T sul petto, conseguenza della sponsorizzazione con l’azienda di cioccolato Talmone. Era il campionato 1958-59, che si concluse con la prima retrocessione nella storia granata: la T non tornerà più.

Iconica la divisa interamente granata (maglia, pantaloncini, calzettoni), con associata nei ricordi dei tifosi all’ultimo scudetto del Toro nel 1976. Con quella divisa Graziani, Pulici e Sala hanno fatto sognare negli anni Settanta.

Alla fine degli anni 1980, in concomitanza con il passaggio al nuovo sponsor tecnico Adidas, comparvero sulle maniche tre strisce bianche, caratteristiche del brand tedesco.

Il Torino degli anni Novanta, la squadra di Mondonico che alzò la sedia nel cielo di Amsterdam di fronte all’Ajax, giocava con la maglia granata, i pantaloncini bianchi e i calzettoni neri.

Lo schema è rimasto sostanzialmente immutato da allora, anche se con l’aggiunta di dettagli o elementi grafici: la “Banda Omini” del logo dell’azienda sportiva torinese Kappa, il toro in posizione rampante, l’acronimo FVCG (ovvero Forza Vecchio Cuore Granata, il motto preferito dai tifosi del Torino), sul colletto.

La maglia del Torino 2018-2019, poi, ha introdotto un’ulteriore novità. Il toro, infatti, è racchiuso in triangoli stampati tono su tono sulla parte frontale della maglia.

Resta, però, immutata la magia di quel colore diventato simbolo di cuore e passione.

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