Roma, 2021 di transizione per i giallorossi che sono passati da Fonseca a Mourinho per cambiare, o meglio: sviluppare un nuovo approccio.
La Roma ha vissuto un 2021 di transizione: un campionato, quello dei giallorossi, nell’incertezza più assoluta fatto di una prima parte di anno incoraggiante per poi deflagrare nel corso della stagione al punto da guadagnare soltanto l’accesso in Conference League. Dire soltanto è d’obbligo viste le premesse, Paulo Fonseca aveva garantito ben altro ma tra il dire e il fare ci si è messo di mezzo un po’ tutto: in primis infortuni e pandemia, poi la diatriba con Dzeko – neppure troppo velata – che di fatto ha aperto la strada verso un divorzio inevitabile: via il portoghese così come il bosniaco, ritenuti dai Friedkin fra i principali responsabili della disfatta giallorossa.
Il crollo di Verona, l’abisso toccato contro lo Spezia: le sostituzioni sbagliate e tanto altro ancora che non vale la pena rivangare per evitare di far tornare alla mente ruggini del passato che, forse, a Trigoria non esistono più. Dell’annata Fonseca salvo resta il cammino in Europa League, arrivato fino alla semifinale: unica italiana a raggiungere il traguardo nella stagione passata sul piano europeo.
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Lumicino di speranza da cui ripartire sono le due partite con l’Ajax per poi chiudere una prima parte d’anno da dimenticare: la speranza si chiama Josè Mourinho. L’allenatore arriva sul finale della stagione passata. Una trattativa condotta sotto silenzio, con l’esonero di Fonseca arrivato a campionato ancora in corso: notizia per la prossima stagione che accende i giallorossi.
In un attimo le tribolazioni passate non esistono più: lo Special One torna in Italia e passa per Roma, a Fonseca nelle ultime gare chiedono solo di Mou. La sua Roma è già un ricordo. Cambio della guardia che avviene in maniera ufficiale ad Agosto: fa caldo, ma i cuori giallorossi sono frementi per altre ragioni. Ressa all’aeroporto, ressa a Trigoria: Luglio, Agosto, contro le paure, il Covid. Tutti uniti per Mourinho.
Inizia il campionato 2021/2022 e la Roma inanella una serie di risultati utili mostrando anche buon gioco: bene in Conference, ancora meglio in Serie A. Fino alla prima sconfitta con il Verona fuori casa: prima di allora Fiorentina, Trabzonspor, Salernitana, Sassuolo e CSKA Sofia. Tutte battute in grande stile, con prestazioni maiuscole: la mano di Mourinho c’è. Anche le gambe, visto che la corsa sotto la curva dopo la vittoria contro il Sassuolo non se la dimentica nessuno: è sbornia giallorossa. Speriamo che basti anche per il proseguo della stagione, visto che dall’ubriachezza ci si risveglia e, se normalmente basta un’aspirina per farsi passare il mal di testa, contro le illusioni non c’è rimedio.
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