Harry Kane ha salvato il Tottenham di Antonio Conte in casa del Southampton. Il tecnico italiano sta cambiando il suo ruolo e la squadra
Antonio Conte non vede il Tottenham in campo senza Harry Kane nella formazione titolare. Il centravanti degli Spurs ha firmato su rigore il gol del definitivo 1-1 in casa del Southampton che ha chiuso la sfida di Premier League in dieci uomini. Di nuovo al centro dell’attenzione, è in continua evoluzione.
Non è più uno scattista che si invola alle spalle delle difese avversarie, è un uomo d’area che corre di meno ma fa correre il pensiero: vedere per credere il suo contributo offensivo contro il Liverpool.
Finora in questo campionato ha segnato solo quattro gol. Si sono ridotti gli expected goals a partita fino a 0.79, il dato più basso per lui dal 2014. Kane sta cambiando modo di giocare, riceve appena un pallone ogni quattro in area mentre nel 2017-18 la quota era del 70% e complessivamente tira anche con meno frequenza.
Kane si sta graduamente trasformando da numero nove a nove e mezzo. Infatti, se da un lato le sue performances da puro centravanti si fanno meno intense, dall’altro Kane contribuisce molto di più alla fase di costruzione.
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La confusione offensiva nel Tottenham della gestione di Nuno Espirito Santo spiega in parte le sue difficoltà. Nel corso di tutta la stagione, però, Kane ha mantenuto lo stesso schema di passaggi. Il centravanti degli Spurs e della nazionale inglese cerca maggiormente verticalizzazioni, passaggi filtranti e progressivi, Tende a scartare gli appoggi più elementari, gli appoggi semplici.
Quel che sta cambiando con la gestione Conte rispetto al suo predecessore è la zona di campo più battuta da Kane. Il portoghese gli chiedeva di defilarsi spesso come ala sinistra, l’ex tecnico dell’Inter lo indirizza verso una posizione più centrale, da trequartista classico. Il numero medio di palloni toccati nella fascia centrale del campo fra la trequarti e l’area di rigore è salito a 13 rispetto ai 6,1 della stagione 2016-17.
Anche la posizione da cui va al tiro racconta la storia di un attaccante completo, che non si limita più ad agire al centro dell’area ma occupa posizioni diverse. Con questo spirito, può diventare il gioiello che consentirà ad Antonio Conte di trasformare il Tottenham in una squadra coesa, brillante e offensiva.
Una squadra che contro il Liverpool ha dimostrato di poter andare anche oltre il paradigma delle formazioni di Antonio Conte, anche grazie a un centravanti diverso per stile e interpretazione da quelli impiegati dal salentino in passato. La sfida per il 2022 e oltre è lanciata.
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