Paulo Sousa e la Polonia verso l’addio: il giallo sul contratto

Il tecnico portoghese, da alcuni mesi in forza alla nazionale polacca, sembra essere deciso a chiedere la rescissione: ma la federazione ha impugnato il contratto

Paulo Sousa
Paulo Sousa con Kozlowski durante uno degli ultimi match della Polonia (AP LaPresse)

Sta diventando un autentico braccio di ferro quello tra Paulo Sousa e la PZPN, la federazione calcistica polacca, dopo la richiesta del tecnico di essere liberato dal suo contratto per allenare la nazionale.

Paulo Sousa e il contratto da rescindere

La questione è nata un paio di settimane fa, quando il Flamengo, è andato a caccia di un altro allenatore dopo avere annunciato la fine del suo rapporto tecnico con Renato Portaluppi, allenatore capace di portare la squadra rubronegra per due volte alla finale di Copa Libertadores vincendone una. La sconfitta nella partita decisiva di qualche settimana fa contro il Palmeiras ha aperto una crepa tra la dirigenza del club di Rio de Janeiro e l’allenatore che, nonostante un contratto valido fino al 2024, hanno deciso di separarsi.

Il Flamengo ha immediatamente messo in cima alle proprie preferenze Paulo Sousa, ex giocatore di Juventus, Inter e Parma, due anni alla Fiorentina e solo da quest’anno CT della Polonia. Il contratto di Sousa con la PZPN è valido fino al dicembre 2022, a mondiale concluso.

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Paulo Sousa
Paulo Sousa in panchina (AP LaPresse)

Braccio di ferro

Ma l’offerta del Flamengo era davvero troppo ingente per non essere considerata e Paolo Sousa, prima in via ufficiosa e poi con il proprio legale, ha chiesto alla federazione polacca di risolvere consensualmente e amichevolmente il contratto.

La federazione polacca, nelle parole del suo presidente Cezary Kurlseza, non l’ha presa né consensualmente né amichevolmente: “Paulo Sousa dovrebbe essere un professionista rispettoso degli impegni che prende e soprattutto della tifoseria polacca che merita la massima considerazione. Comportandosi in questa maniera si dimostra irrispettoso della federazione che lo ha pagato, dei giocatori che dovrebbe allenare e, soprattutto, dei nostri tifosi. A marzo ci attende una scadenza importante, i play off del mondiale. Ci aspettiamo che Paulo Sousa sia in panchina rispettando il suo mandato. Così come noi abbiamo rispettato il nostro”.

La questione potrebbe anche finire in tribunale. Paulo Sousa non ha alcuna intenzione di rinunciare al contratto in Brasile, si parla di quattro milioni di dollari all’anno per quattro anni. Ma la federazione, non è assolutamente disposta a concedergli la rescissione…

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