Conosci la storia di Romelu Lukaku? L’ex attaccante dell’Inter ha un passato molto difficile
Romelu Lukaku si è ripreso il Chelsea. Entrato nella ripresa in casa dell’Aston Villa, nel Boxing Day ha regalato a Tuchel un prezioso gol di testa. Ha firmato il gol del 2-1 dei Blues e confermato una tradizione positiva contro i Villans. Il belga ha segnato infatti nove gol in dieci presenze in Premier League contro la formazione di Birmingham, la sua vittima preferita nei cinque principali campionati europei.
L’ex attaccante dell’Inter ha una storia alle spalle piuttosto dolorosa. Big Rom ha sofferto molto nella sua infanzia e ha sempre sottolineato come l’essere diventato un calciatore professionista sia stato il suo modo per riscattarsi.
Lukaku, come sappiamo, è un calciatore belga di origine congolesi. E’ nato ad Anversa nel 1993 e la sua carriera calcistica è iniziata nel Lierse. Il suo incredibile score di 116 reti in 70 partite nelle giovanili del Lierse non è passato inosservato all’Anderlecht che nel 2006 lo acquista. Con i Les Mauves esordisce in prima squadra a soli 16 anni e sin da subito viene paragonato a Didier Drogba per la sua struttura fisica. Nel 2011 il Chelsea lo acquista ma non crede abbastanza nelle sue potenzialità così viene mandato in prestito al West Bromwich. Con i The Baggies inizia la vera scalata verso il successo di BigRom: una sola stagione ma ben 17 gol in 35 presenze di Premier gli valgono la chiamata dell’Everton. In quattro anni a Liverpool, il belga esplode definitivamente e il Manchester United punta ad occhi chiusi su di lui.
Nel 2019 Antonio Conte lo vuole a tutti i costi all’Inter. Due stagioni in nerazzurro, gol a grappoli e Scudetto riportato a Milano dopo 11 anni. La scorsa estate succede di tutto, Conte lascia i nerazzurri e il Chelsea lo richiama. Risultato? Lukaku torna a vestire di ”Blues”.
Leggi anche->Lukaku, che rabbia! Duro sfogo dell’attaccante: coinvolto l’ex compagno
Romelu Lukaku, la sua storia strappalacrime
In un’intervista rilasciata qualche anno fa ai microfoni de ‘‘The Players Tribune’‘, Lukaku ha spiegato come la sua infanzia sia stata molto complicata. La sua famiglia era molto povera e l’attaccante ha spiegato: “Ricordo il momento in cui ho capito che eravamo senza soldi. Avevo sei anni e tornavo a casa per pranzo durante la nostra pausa a scuola. Mia mamma ci dava sempre pane e latte. Poi un giorno sono tornato a casa e ho visto mia mamma con la scatola del latte. Ma quella volta stava mescolando qualcosa e io avevo capito subito cosa stava succedendo. Stava mescolando l’acqua con il latte. Non avevamo abbastanza soldi per farcelo durare tutta la settimana”.
Poi ha raccontato: “A volte tornavo da scuola e trovavo mia madre che piangeva e un giorno le dissi ‘Mamma, vedrai che cambierà tutto’. Giocherò a calcio nell’Anderlecht e succederà presto. Staremo bene. Non dovrai più preoccuparti”.
Per queste ragioni Lukaku ha sottolineato più volte come il fatto di essere diventato un calciatore professionista sia stato il suo riscatto di vita.
Il razzismo
Lukaku, durante la sua carriera, ha avuto a che fare con il razzismo. Anche in Serie A, nel 2019, è stato pesantemente offeso a Cagliari durante una sfida tra Inter e la squadra sarda.
Più volte il belga ha invitato gli organi calcistici ad adottare vere e propri piani volti a contrastare la discriminazione negli stadi.
View this post on Instagram